Chiusura poco mossa per i listini europei, nonostante l’andamento positivo di Wall Street nelle prime due ore e mezza di contrattazioni all’indomani della pubblicazione delle minute Fed. Gli operatori si aspettavano indicazioni più “aggressive” sui prossimi rialzi dei tassi.
Il Ftse Mib lascia sul campo lo 0,37% (a 21.291 punti), sottotono come il Cac 40 di Parigi (-0,1%) e il Dax di Francoforte (-0,17%), mentre il Ftse 100 di Londra archivia le contrattazioni sulla parità e l’Ibex 35 di Madrid avanza dello 0,28 per cento.
Lo spread Btp-Bund risale in area 175 punti base, con il rendimento del decennale italiano ancora al 2,11 per cento
I Paesi Opec riuniti a Vienna hanno deciso di prorogare di 9 mesi l’accordo (esteso ai produttori non Opec, a partire dalla Russia) attualmente in vigore per contingentare la produzione di greggio, ma hanno escluso ulteriori tagli rispetto al tetto (1,8 milioni di barili al giorno) già concordato a novembre. Ancora una volta Nigeria e Libia sono state escluse dall’accordo. Le quotazioni del greggio Wti e Brent sono calate di circa tre punti percentuali, rispettivamente a 49,17 e 51,84 dollari al barile: una reazione in parte spiegata dal fato che la decisione era già incorporata nei prezzi, in parte perché l’entità dei tagli stessi non sembra sufficiente a contrastare il continuo incremento della produzione in America.
Chiudono pesanti i petroliferi: Saipem -3,1%, Eni-1,88% mentre Tenaris limita i danni a -0,9 %.
Nuovi rialzi e nuovi record storici per la Borsa americana, grazie ai dati favorevoli sull’andamento dei consumi negli Usa. Da segnalare il balzo di Best Buy +17%: la catena di negozi di elettronica ha ha alzato i target di fine anno dopo il boom delle vendite nel primo trimestre. Si risolleva anche Abercrombie & Fitch che guadagna il 7,14%: nel primo trimestre fiscale 2017 le vendite, seppur in calo, sono state superiori alle previsioni.
A Wall Street l’S&P 500 sale dello 0,4% e il Nasdaq avanza dello 0,6%: entrambi segnano nuovi massimi storici. Il Dow Jones guadagna lo 0,3%. Il dollaro è scambiato a 1,121 contro l’euro, invariato da ieri sera.
Deboli a Piazza Affari le banche, nonostante il ministro Pier Carlo Padoan abbia escluso l’ipotesi del bail-in per le banche venete: i consigli di Pop. Vicenza e Veneto Banca sono stati convocati per oggi. In retromarcia Banco Bpm -2,96% e Ubi-2,5%, oltre ad Intesa -0,8% e Unicredit -0,5%.
E’ continuata la sofferenza di Salvatore Ferragamo – 4,4% dopo la frana della vigilia: pesano le prospettive di calo delle vendite.
Poco sotto la parità Fiat Chrysler (-0,4%). Secondo quanto riportato da Bloomberg il gruppo ha comunicato al giudice federale di San Francisco di poter ottenere nel giro di settimane l’approvazione alle modifiche richieste dalle autorità americane per la protezione ambientale. Cnh +1,2%.
Tra le utilities spicca il rialzo di Italgas (+1,36%), mentre si avvicina la presentazione del nuovo piano il 31 maggio per la presentazione del nuovo piano. Bene anche Snam+0,9% ed Enel+0,6%.