I tempi in cui la Federazione Italiana Golf faceva fatica a trovare i soldi anche per un solo Open sembrano ormai alle spalle, tanto che, quest’anno, di gare in calendario al tour europeo il Belpaese ne ospita addirittura due. La prima comincia oggi e termina domenica ed è la sorella minore della coppia. Si tratta del Rocco Forte Open Verdura Sicily, vicino a Sciacca in Sicilia. La prossima, a ottobre, è il classico Italian Open e, a partire da quest’edizione, è uno degli appuntamenti più importanti del circuito, con un montepremi faraonico di 7 milioni di dollari.
Partiamo dunque dalla Sicilia, con una posta di buon livello: in palio c’è un milione di euro, 166 mila euro dei quali per il primo classificato. Il contesto è stupendo. Il Verdura è un complesso che comprende due percorsi, disegnati dal famoso architetto californiano Kyle Phillips, entrambi affacciati sul mare e circondati da belle colline, fra cui svetta la punta di Caltabellotta. Il tracciato di 6600 metri su cui si gioca la gara è un mix dei due percorsi, est e ovest, 18 buche utili a offrire agli spettatori e ai giocatori gli scenari più affascinanti del luogo. L’ingresso, è libero e gratuito. I partecipanti sono 156 da tutto il mondo; fra loro 26 azzurri, a partire da Edoardo Molinari, Matteo Manassero, Renato Paratore e Nino Bertasio.
In campo anche due vincitori di major come il canadese Mike Weir e il sudafricano Trevor Immelman. Fra le star internazionali bisogna citare il danese Thomas Bjorn, titolare di quindici successi nel circuito europeo e attuale capitano della selezione europea di Ryder Cup per la prossima sfida con gli statunitensi, in Francia nel 2018. Hanno le carte in regola per proporsi tra i protagonisti anche gli inglesi James Morrison e Matt Wallace, il tedesco Marcel Siem, i francesi Raphael Jacquelin, a segno nel Sicilian Open, edizione 2011, lo statunitense Paul Peterson, lo scozzese Scott Jamieson, gli australiani Marcus Fraser e Andrew Dodt, il giovanissimo cinese Haotong Li, il gallese Jamie Donaldson e il belga Nicolas Colsaerts, che la Ryder Cup l’hanno già giocata e vinta, così come Edoardo Molinari (2010) ritornato alla ribalta in aprile con il titolo nel Trophée Hassan II in Marocco.
Nei giorni scorsi intanto, sempre in Sicilia, non lontano da Sciacca, ad Agrigento, nella Valle dei Templi, è stato tirato il colpo ideale d’inizio di “Road to Rome 2022”, il percorso promozionale di eventi che porterà alla Ryder Cup nella capitale fra 5 anni. Si tratta di una serie di manifestazioni utili a rendere il golf più popolare in Italia e a promuovere il nostro paese all’estero, anche come meta per i turisti con la sacca.