Matteo Renzi torna alla segreteria del Pd. Lo proclamerà oggi l’Assemblea del Pd dopo il successo dell’ex premier alle primarie, dopo ha raccolto poco meno del 70%. Renzi, che illustrerà le sue proposte ai mille delegati “con umiltà e responsabilità” sarà di nuovo segretario del Pd per i prossimi quattro anni.
Il ministro Maurizio Martina sarà nominato vicesegretario mentre alla presidenza del Pd, malgrado il malumore delle minoranze, resterà Matteo Orfini.
Dopo il ritorno alla guida del Pd, Renzi dovrà decidere se accelerare verso le elezioni politiche oppure no, tenendo conto anche del parere del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, a cui spetta il compito di sciogliere le Camere e che ha più volte ribadito che la priorità va all’approvazione di una nuova legge elettorale. Proprio questo sarà il primo impegno di Renzi e non sarà un compito facile.
AGGIORNAMENTO ORA 16 – Renzi, riconfermato alla segreteria del Pd, ha ribadito l’appoggio al governo Gentiloni e indicato in “lavoro, casa e mamme” i temi centrali dell’iniziativa politica del partito. Sulla legge elettorale Renzi ha invece dichiarato che “il Pd non farà da capro espiatorio” e lascerà a chi ha vinto il referendum e ha la maggioranza alla Commissione Affari Costituzionali del Senato l’onere di avanzare una nuova proposta. Alle minoranze del Pd ha chiesto di “non sparare più sul quartier generale” promettendo ascolto e collaborazione. Alla presidenza del Pd è stato riconfermato Matteo Orfini.