Scontri a Parigi tra polizia e black bloc incappucciati, alla manifestazione sindacale per il primo maggio, con lancio di bottiglie incendiarie a cui la polizia ha risposto con i lacrimogeni. Gli scontri ci sono stati sia in testa al corteo tra Place de la République e la Bastiglia sia nei pressi di place de la Nation, a conclusione del corteo.
Quasi 150 black bloc incappucciati – secondo Bfm-Tv – hanno attaccato di nuovo la polizia con bottiglie incendiarie e lanciando sampietrini. I poliziotti feriti sono almeno tre, secondo la prefettura, uno dei quali grave, con ustioni di terzo grado al viso e ad una mano. Ci sono stati almeno quattro fermi tra i facinorosi.
Scontri tra centri sociali e polizia al corteo del Primo Maggio anche a Torino, dove le forze dell’ordine hanno impedito ad una cinquantina di manifestanti dei centri sociali l’accesso a piazza San Carlo luogo dei discorsi ufficiali dei sindacati.
La polizia ha effettuato alcune cariche di alleggerimento. I centri sociali hanno sfilato al fondo del corteo, dietro uno striscione con la scritta “Poletti infame” e un furgone con la bandiera No Tav. Sono tre le persone fermate. Gli agenti hanno sequestrato ai manifestanti sampietrini, bastoni e ombrelli.
Gli antagonisti hanno tentato di raggiungere piazza San Carlo, dove si stavano svolgendo i comizi del Primo Maggio. I tentativi, secondo la Questura, sono stati tre. Ad attuarli una ventina di persone, travisate e armate di bastoni, che si muoveva in testa allo spezzone antagonista, composto da circa 200 persone. La polizia, posta a sbarramento, si è frapposta e ha evitato che i manifestanti deviassero dal percorso autorizzato.
Infine, da Istanbul, la polizia turca ha reso noto di avere arrestato 165 persone, molte delle quali sono manifestanti che cercavano di raggiungere la simbolica piazza Taksim in occasione del primo maggio, malgrado il divieto delle autorità che avevano chiuso la piazza per il terzo anno consecutivo. Secondo il dipartimento della sicurezza locale altre 18 persone sono state arrestate – in un altra operazione di polizia – con l’accusa di organizzare manifestazioni non autorizzate e compiere atti di violenza.