“So bene che ai dipendenti vengono chiesti sacrifici, ma so che senza l’intesa sul nuovo piano industriale l’Alitalia non potrà sopravvivere”. Lo afferma il premier Paolo Gentiloni in una dichiarazione, e aggiunge che “mentre è in corso la consultazione sul pre-accordo raggiunto tra Alitalia e sindacati, sento il dovere di ricordare a tutti la gravità della situazione in cui ci troviamo”.
“Alitalia è una azienda privata”, continua il premier, “di fronte alle sue perduranti e serie difficoltà il governo ha incoraggiato gli azionisti italiani e stranieri a impegnarsi in un nuovo piano industriale e in una forte ricapitalizzazione della società”. “So bene che – conclude – ai dipendenti vengono chiesti sacrifici, ma so che senza l’intesa sul nuovo piano industriale l’Alitalia non potrà sopravvivere”.
Intanto il voto sul verbale di confronto tra azienda e sindacati è al terzo giorno. L’affluenza al referendum che sta dividendo il personale più che in passato, “ieri sera a chiusura seggi alle 21 era a circa il 55%” ha reso noto la Uiltrasporti, ricordando che alle 16 di lunedì si chiuderanno le votazioni. I risultati arriveranno in serata. Poi il 26 aprile al ministero dello Sviluppo economico si terrà la prima riunione post referendum tra azienda e sindacati.