Sconti, prestiti, bonus. Sono molte le prestazioni di welfare integrativo introdotte negli ultimi anni dalle casse di previdenza per arginare il crollo dei nuovi iscritti. Gli under 35 rappresentano solo il 15 per cento del milione e mezzo di professionisti italiani iscritti alle casse e negli ultimi 10 anni i candidati agli esami professionali sono calati di oltre il 30 per cento.
Di questo passo le pensioni di medici, avvocati, architetti, ingegneri, commercialisti e non solo rischiano di diventare sempre meno sostenibili con il passare del tempo. Le nuove agevolazioni indirizzate ai giovani puntano proprio a invertire questa tendenza.
TAGLIO DEI CONTRIBUTI
Secondo una ricerca del Sole 24 Ore su 13 casse professionali, la misura più comune in favore dei giovani professionisti consiste in un taglio dei contributi da versare alle casse stesse nei primi anni d’iscrizione (sei oltre a quello di iscrizione per i ragionieri, tre per biologi e psicologi).
Nel caso dei giovani avvocati iscritti alla cassa forense, la riduzione riguarda:
– il contributo minimo soggettivo: nel 2017 pari a 2.815 euro, viene tagliato del 50% per i primi sei anni e si può pagare a rate nel caso di redditi sotto i 10.300 euro;
– il contributo minimo integrativo: cancellato per i primi 5 anni e ridotto del 50% nei successivi quattro, quest’anno è pari a 710 euro.
Quanto a Inarcassa, che riguarda architetti e ingegneri, per i primi 5 anni d’iscrizione i giovani versano contributi minimi ridotti a un terzo e beneficiano di una aliquota soggettiva dimezzata. Lo sconto arriva al 75% nei primi due anni per i geometri neodiplomati e al 50% nei successivi tre.
L’esonero dal pagamento dei contributi minimi è invece automatico e totale per gli under 35 iscritti alla Cassa dei commercialisti, che godono di questa agevolazione nel primo triennio d’iscrizione.
Dura tre anni anche lo sconto concesso ai periti agrari iscritti alla gestione separata dell’Enpaia, ma in questo caso i contributi minimi vengono dimezzati e l’agevolazione è concessa solo agli under 30 con redditi inferiori a 6mila euro annui. Lo sconto è sempre del 50%, ma dura cinque anni, per gli agrotecnici under 35 al momento dell’iscrizione e con redditi inferiori a 3mila euro.
Altre casse non prevedono limiti d’età per gli sconti. L’Enpacl dimezza le aliquote contributive ai consulenti del lavoro per quattro anni dal momento dell’iscrizione, mentre l’Enpaf prevede riduzioni per i farmacisti che lavorano come dipendenti e per i disoccupati. Quello dei notai è invece un caso particolare: la loro Cassa non fa sconti, ma paga sempre una pensione integrativa agli iscritti che non raggiungono un assegno minimo.
IL WELFARE PER I GENITORI
Sono in aumento anche le prestazioni a sostegno della famiglia. Otto casse (notai, geometri, consulenti del lavoro, biologi, psicologi, infermieri, pluricategoria e periti industriali) fanno parte di Emapi, associazione che eroga prestazioni assistenziali fra cui il pacchetto maternità, che offre una copertura gratuita alle iscritte in regola con i contributi e comprende ecografie, controlli, esami e colloqui psicologici post-parto.
La Cassa dei commercialisti prevede invece una maternità rafforzata:?oltre al contributo previsto per tutti, viene garantito un mese in più di maternità che va da un minimo di 1.715 euro a un massimo di oltre 4mila euro.
Eppi, la Cassa dei periti industriali, riconosce un bonus nascita da 3mila euro, mentre nel caso dell’Enpam (medici e odontoiatri)?i sussidi per maternità riguardano anche le studentesse vicine alla laurea.
L’Enpav (veterinari) offre un pacchetto piuttosto ampio: dagli aiuti per asili nido e baby sitter ai prestiti agevolati. Per gli avvocati, invece, è previsto un bonus da 1.500 euro e un contributo di mille euro per gli asili nido.
Infine l’Enpab, la Cassa dei biologi,?ha stanziato 1,3 milioni per i contributi alla famiglia (asili nido, libri di testo, assegni di studio, assistenza anziani, contributi ai superstiti), bonus nascita e per la professione.
PRESTITI AGEVOLATI
L’anno scorso la Cassa forense ha stanziato 1,5 milioni di euro a fondo perduto per rimborsare il 50% delle spese d’acquisto di materiali informatici, con un limite massimo a 1.500 euro. La misura, riservati ai redditi sotto i 40mila euro, ha registrato il tutto esaurito.
Altre casse propongono prestiti agevolati per l’avvio dell’attività e l’allestimento dello studio, ma spesso questi prodotti passano inosservati per la concorrenza dei prodotti bancari: appena quattro le richieste dagli psicologi nel 2016, sei quelle arrivate dai consulenti del lavoro.