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Alcoa, Bentivogli (Fim-Cisl): “Passi avanti, bisogna fare presto”

Dopo l’incontro su Alcoa tenutosi al “Mise”, il segretario generale dei metalmeccanici della Cisl, Marco Bentivogli, fa il punto: “Ora occorre fare presto e bene perché gli ammortizzatori sociali non possono rappresentare la soluzione a chi, in una delle regioni più povere del Paese, cerca lavoro e non assistenza”.

Si è tenuto ieri presso il Ministero dello Sviluppo Economico l’incontro tra il Ministro Carlo Calenda, Domenico Arcuri (AD Invitalia) Maria Grazia Piras (Regione Sardegna) e i Segretari generali di Fim, Fiom, Uilm Marco Bentivogli, Maurizio Landini, Rocco Palombella, sulla vertenza dello stabilimento Ex-Alcoa di Portovesme. 

Il Ministro ha illustrato lo stato della situazione, con l’avvertenza, che la stessa è in evoluzione anche in relazione agli incontri in corso con i soggetti industriali coinvolti e che potrà vedere definizioni sui vari aspetti nei prossimi tempi.

Nello specifico con Alcoa dovranno essere definite, la prossima settimana, le disponibilità di risorse economiche utili per il risanamento ambientale (relativo alla bonifica della falda) e le risorse per il restart dello smelter, e con il Governo per la conclusione del contenzioso relativo alla partita dell’energia.

Al momento è coinvolto l’investitore industriale Sider Alloys e sono in corso i confronti sul piano industriale e sugli ulteriori interventi necessari sul prezzo dell’energia, su cui è annunciata una prossima regolamentazione generale sulle aziende energivore, e infrastrutturali riguardanti l’agibilità portuale alle merci e alle materie prime.

L’impegno del Governo è rilevante in termini di risorse e di sostegno al contratto di sviluppo, ed è volto a sostenere il progetto di consolidamento dell’apparato industriale e del territorio, oltre che per dare una concreta risposta alle prospettive del lavoro e dell’occupazione. E’ stato giudicato da Invitalia “ricevibile” il piano industriale e di acquisizione presentato da Sider Alloys; vi è inoltre disponibilità di investimento proprio e il recupero occupazionale auspicato è intorno ai 400 posti di lavoro attraverso la ripartenza dello smelter e il nuovo laminatoio.

Marco Bentivogli, segretario generale della Fim-Cisl, ha dichiarato che: “Per la Fim-Cisl è grave che solo ora sia stato appaltato il lavoro per la portualità, che chiediamo dal 1995, le strade a rapido scorrimento da Cagliari a Carbonia, la conferma dello schema per la riduzione dei costi energetici. Le istituzioni locali devono fare finalmente la loro parte per non far scappare le poche imprese ancora aperte. A livello centrale occorre completare rapidamente i negoziati in corso con i diversi soggetti industriali, necessario per evitare lo smantellamento dello smelter ormai fermo dal 2012”.

“Ora occorre fare presto e bene – sottolinea Bentivogli –  perché gli ammortizzatori sociali non possono rappresentare la soluzione a chi, in una delle regioni più povere del Paese, cerca lavoro e non assistenza. E’ grave che la Regione Sardegna non abbia ancora firmato e dato corso all’accordo proposto da Invitalia, con relative risorse, per sostenere il reddito e la riqualificazione, e questo va recuperato rapidamente”.

“La notizia di oggi – conclude il sindacalista – quindi è quella che sta proseguendo da parte del Governo attraverso il Ministro Calenda il faticoso percorso per riconquistare la vocazione industriale del territorio, grazie al grande e generoso impegno dei lavoratori del sindacato e di tutta la comunità locale. Se il fondo Kps e altri operatori industriali (si parla di una impresa dell’automotive) hanno interessi seri, si affianchino alla proposta già sul tavolo e consentano di valutare tra proposte vere e non tra finte manifestazioni d’interesse che hanno ritardato e bloccato per anni la cessione dello stabilimento e complicato una partita già difficilissima. Ci auguriamo che la strada intrapresa sia quella giusta e che porti finalmente al rilancio dello stabilimento sardo”.

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