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Brexit, Ue valuterà libero scambio

Nel presentare a Malta ai governi dei 27 la bozza di linee guida per il negoziato sull’uscita della Gran Bretagna dalla Ue, Donald Tusk apre alla possibilità di avviare anche colloqui sugli scambi commerciali futuri prima dei termini finali per Brexit. Ma la bozza fissa anche paletti più “indigesti” per il governo May.

Brexit, Ue valuterà libero scambio

L’Ue è pronta a parlare con la Gran Bretagna di un futuro accordo di libero scambio prima che le due parti si accordino sui termini finali della Brexit. Lo si legge nelle linee guida dell’Europa per i negoziati presentate oggi a Bruxelles e anticipate dall’agenzia Ansa. 

“La Gran Bretagna non può scegliere solo le parti migliori per le relazioni future” con l’Unione europea, si sottoline, però, nelle linee guida Ue. L’intesa per i rapporti futuri “saranno discusse nei prossimi due anni”, aggiunge.

Londra plaude a quello che definisce “l’approccio costruttivo di entrambe le parti” dopo la pubblicazione delle linee guida Ue sul negoziato per la Brexit. “Queste sono linee guida e noi attendiamo di iniziare i negoziati una volta che saranno formalmente adottate dai 27 Stati membri”, premette Rob Macpherson, portavoce di Downing Street. Ma “è chiaro – aggiunge – che entrambe le parti desiderano un approccio costruttivo ai colloqui”.

 “Il nostro dovere – ha detto il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk nel presentare la bozza delle linee guida dalla Valletta dove si è riunito il Consiglio europeo – è minimizzare l’incertezza, e gli sconvolgimenti causata ai cittadini dalla Brexit, il mondo degli affari e gli stati membri. Dobbiamo impedire il vuoto legale per le nostre compagnie. Dobbiamo fare in modo che la Gran Bretagna onori tutti i suoi conti e gli impegni presi da Stato membro. L’Ue onorerà tutti i suoi impegni”.

Ma la mano tesa a Theresa May, due giorni dopo l’avvio formale del processo di uscita dall’Unione europea, si accompagna ad elementi che la premier britannica potrebbe trovare meno digeribili secondo le valutazioni di Reuters.

Tra questi, l’insistenza sul fatto che durante il periodo transitorio tra l’uscita dall’Ue nel 2019 e la finalizzazione di un accordo sul libero scambio, la Gran Bretagna debba accettare le regole europee, compresi i contributi al bilancio e la supervisione giuridica, che sono alcuni delle principali ragioni per cui la maggioranza degli elettori britannici si è espressa per l’uscita dall’Ue a giugno.

Se la Gran Bretagna restasse all’interno del mercato unico per un certo periodo dopo la Brexit, dovrà rispettare anche le “quattro libertà”, compresa quella dei cittadini Ue di trasferirsi in Gb.

La bozza delle linee guida, consegnata da Tusk ai 27 governi Ue, potrebbe essere rivista in qualche punto nel corso del prossimo mese, prima di essere adottata al summit europeo in agenda il 29 aprile.

 “Quando avremo trovato le soluzioni” e saranno fatti “progressi sufficienti” – ha proseguito – in quattro aree chiave prioritarie  per l’Ue sull’uscita della Gb allora “potremo procedere” a definire le nuove relazioni tra Gb e Ue.

“Non ci saranno negoziati separati – si legge nella bozza- tra i singoli Stati membri e la Gran Bretagna”. “Questo è il mio primo divorzio e spero l’ultimo – afferma Tusk -. Voglio essere molto preciso. Non ho dubbi, specialmente dopo il nostro summit di Roma, che tutti i 27 saranno uniti durante i negoziati. Questo sarà nel nostro interesse ma anche in quello della Gran Bretagna, che dovrà parlare solo con i 27 come blocco”. 

E ancora: Le discussioni dei negoziati per la Brexit “saranno difficili, complesse, e a volte anche conflittuali, non c’è nessun modo per evitarlo”.

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