Nell’ordine i tir, i controllori di volo, i tassisti e poi il personale Alitalia, compresi i piloti. In arrivo una serie di scioperi da qui al 5 aprile: si parte nel weekend con il ‘Tir day’ organizzato da Unatras che sabato vedrà coinvolte 20 città in 11 regioni. Non proprio uno sciopero in senso tecnico ma una serie di iniziative organizzate dagli autotrasportatori per chiedere al Governo di rispettare gli impegni assunti con le imprese. A Roma il corteo dei camion che arriverà e stazionerà alla sede Rai di Saxa Rubra.
Più complicata promette di essere invece la giornata di lunedì 20 marzo per chi dovrà spostarsi in aereo: fermo dalle 13 alle 17 per lo sciopero nazionale il personale operativo dell’Enav e il personale amministrativo nelle ultime 4 ore del servizio, mentre la sigla sindacale CUB Trasporti (e per gli aeroporti di Milano anche il sindacato USB) ha proclamato un’intera giornata di sciopero. Alitalia ha già cancellato il 40% dei voli tra nazionali ed internazionali.
Giovedì tocca ai tassisti, ancora una volta per chiedere regole stringenti su noleggi con conducente e Uber. La protesta però questa volta non è unitaria e una serie di sigle preferiscono invece attendere gli sviluppi del tavolo tecnico del governo che sta definendo le nuove regole. Protestano quindi i tassisti aderenti a Fit Cisl taxi, Uil Trasporti taxi, Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Usb taxi, Uti, Unica Cgil, Unimpresa mentre non aderiranno gli autisti delle Associazioni Nazionali della Cooperazione (Legacoop Servizi, Federlavoro e Servizi-Confcooperative), dell’Artigianato (Confartigianato, Cna, Sna Casartigiani) e del Commercio (Silt-Confcommercio).
Sul fronte del trasporto aereo ci sarà infine una nuova agitazione il 5 aprile, con lo sciopero di tutti i lavoratori Alitalia, per protestare contro i 2.000 esuberi annunciati dalla compagnia nel nuovo piano industriale, oltre che i tagli ai salari. Il personale si fermerà in blocco per 24 ore.