L’Olimpo è raggiunto. La Juventus ottiene come da previsioni il pass per i quarti di finale e lancia definitivamente la sfida alle big d’Europa per la conquista della Champions League.
Domani, dopo gli ultimi ottavi di questa sera (Atletico Madrid – Bayer Leverkusen e Monaco – Manchester City), sarà l’ora dei sorteggi e dunque della verità: nell’urna, aspettando le ultime due, ci sono Bayern Monaco, Real Madrid e Barcellona, ma anche il Leicester di Shakespeare, bravissimo nell’eliminare il Siviglia ma comunque decisamente alla portata.
Molto passerà da lì, certo però la Juventus si presenta ai quarti con due vittorie consecutive, peraltro senza subire gol: la fase offensiva non sarà (ancora) all’altezza delle sfidanti, quella difensiva invece è di molto superiore.
“L’obiettivo era di arrivare almeno nelle prime otto, ora vedremo cosa ci dirà l’urna – il pensiero di Allegri – Andremo ad affrontare squadre importanti e dovremo migliore molto rispetto al secondo tempo di oggi, dove siamo stati poco efficienti. In quelle situazioni o si attacca con velocità e pressione oppure si sta dietro e la si fa girare fino alla noia, invece non abbiamo fatto nessuna delle due cose. Per fortuna avevamo la qualificazione sotto controllo, per il futuro però dovremo lavorare meglio su questi aspetti. Ad ogni modo affronteremo con coraggio chiunque arriverà, dovremo avere la forza di andare in finale”.
Inutile nascondersi ancora, il momento di esporsi è arrivato. La Juventus non vuole certo accontentarsi dei quarti di finale ed è pronta (a meno di un aiuto della fortuna nell’urna) a sfidare le maggiori avversarie per la conquista della Champions. In questo senso gli ottavi contro il Porto possono aver contribuito ad aumentare l’autostima: 3 gol complessivi fatti, nessuno subito.
Ieri sera i bianconeri avrebbero anche potuto accontentarsi del pareggio e, tutto sommato, lo hanno fatto, specialmente nel secondo tempo, dopo che Dybala aveva firmato l’1-0/sentenza su calcio di rigore (41’). Episodio che ha definitivamente spento le velleità del Porto, peraltro rimasto in 10 proprio in seguito a quest’azione (mano evidente di Maxi Pereira per salvare un tiro a botta sicura di Higuain).
Il secondo tempo ha vissuto di ritmi bassi e possesso palla, anche perché i portoghesi, comunque ormai sfiduciati, hanno sbagliato il gol del pareggio con Soares, sciagurato nello sprecare un’occasione incredibile a tu per tu con Buffon (50’).
Era l’inizio della ripresa e la storia, forse, avrebbe potuto subire qualche cambiamento. Invece è finita così, con la Juve ancora vincente in casa e il Porto a salutare la Champions League. Dove invece restano gli uomini di Allegri, sempre più pronti a lanciare la sfida all’Europa che conta.