Condividi

Saint Nazaire-Fincantieri, è fatta: agli italiani il controllo, ma sotto il 50%

Sta ufficialmente per sbloccarsi la trattativa che vedrà il gruppo italiano entrare nel capitale di Stx France, la società che gestisce gli storici cantieri navali francesi: Parigi, che manterrà la sua quota del 34%, vuole impedire che Fincantieri abbia il controllo assoluto, affiancandogli altri soci.

Saint Nazaire-Fincantieri, è fatta: agli italiani il controllo, ma sotto il 50%

Fincantieri-Saint Nazaire, ci siamo. La lunga trattativa per portare il gruppo navale italiano al controllo di Stx France, società che gestisce gli storici impianti della Loire-Atlantique, detenuta al 34% dallo Stato francese e per il resto – fino ad oggi – dal gruppo coreano Stx, sta finalmente per sbloccarsi. Lo farà sicuramente, secondo quanto riporta la stampa transalpina, entro la fine di aprile, e cioè prima dell’elezione del nuovo presidente della Repubblica (il ballottaggio è il 7 maggio): questa è la volontà del presidente uscente François Hollande, anche se i sindacati non sono ancora convinti.

Proprio per questo si è cercato in queste settimane un compromesso, visto che Parigi considera i cantieri di Saint Nazaire strategici e, pur accettando di lasciare la maggioranza a Fincantieri, preferirebbe mantenere una quota forte e soprattutto evitare che il gruppo italiano superi la quota del 50%, che gli darebbe il controllo assoluto di Stx France. Per questo pare che alla fine sarà ceduta a Fincantieri una quota compresa tra il 45 e il 49% del sito industriale francese.

Fincantieri, sempre secondo lo schema sottoscritto dall’Eliseo, sarebbe affiancato in questa avventura da uno o più soci “terzi” ai quali sarebbe affidato il 10% di Stx France: si parla di un altro gruppo molto vicino all’Italia, che secondo indiscrezioni potrebbe essere Msc, compagnia crocieristica con sede in Svizzera ma guidata dall’armatore sorrentino Gianluigi Aponte. Secondo fonti vicine al dossier, se non dovesse concretizzarsi l’operazione Msc, una quota del 10% dello stabilimento francese potrebbe comunque essere rilevata da un fondo italiano oppure da un soggetto industriale, sempre made in Italy. Pare del tutto tramontato invece l’interesse della compagnia americana Royal Caribbean International.

Il resto del capitale sarebbe poi suddiviso tra lo Stato francese (che manterrebbe così l’attuale 34%) e il gruppo di costruzioni militari Dcns, che si garantirebbe poco più del 10% delle quote. Se queste previsioni dovessero essere rispettate, la nuova Stx France sarebbe controllata da una parte dal blocco italiano, dall’altra da quello francese, ma nessuno dei due avrebbe la maggioranza del capitale. Il gruppo guidato da Giuseppe Bono, che mercoledì ha riferito alla Commissione Industria del Senato definendosi “fiducioso”, si appresta dunque a diventare proprietario di Saint-Nazaire per una cifra – mai confermata dall’azienda italiana – di circa 80 milioni di euro. 

Commenta