Vincent Bolloré è indagato dalla Procura di Milano per concorso in aggiotaggio. La notizia fa riferimento all’inchiesta aperta un mese fa dopo l’esposto presentato da Mediaset. Nei mesi scorsi il Biscione è stato oggetto di un tentativo di scalata da parte di Vivendi, il colosso delle comunicazioni presieduto dal finanziere francese.
Lo scorso luglio le due società avevano raggiunto un accordo: Vivendi avrebbe acquistato Mediaset Premium, la pay-tv del Biscione, pagandola con un pacchetto di sue azioni pari al 2,962% del capitale sociale. La casa madre Mediaset avrebbe ottenuto anche un altro fascio di azioni (lo 0,538% di Vivendi) e girato ai francesi, a sua volta, un 3,5% del proprio capitale.
Dopo l’estate, a sorpresa, Vivendi si è rifiutata di rispettare questo accordo, lasciando intendere che la situazione finanziaria di Mediaset Premium fosse molto più grave di quanto le era stato fatto intendere inizialmente. A quel punto il titolo in Borsa di Mediaset è crollato e Vivendi ha rastrellato a piene mani le azioni del Biscione, arrivando fino al 28,8% del capitale.
La famiglia Berlusconi sostiene che si trattasse di un piano premeditato per avviare a prezzo di sconto una scalata ostile a Mediaset. Dopo l’esposto di Mediaset, i pubblici ministeri milanesi hanno sentito in due occasioni, ma come semplice testimone, il finanziere tunisino Tarak Ben Ammar, considerato molto vicino sia Bolloré sia a Berlusconi.
In tarda mattinata arriva anche la versione del gruppo francese che, tramite una nota, diachiara: “L’iscrizione dei dirigenti di Vivendi nel registro degli indagati della Procura di Milano è la conseguenza di un’istanza infondata e impropria depositata dai Berlusconi contro Vivendi dopo la salita nel capitale di Mediaset”. “Tale iscrizione – prosegue la nota – attualmente non indica in alcun modo una qualsiasi accusa contro alcuno”. Dopo Vincent Bollorè, anche l’amministratore delegato di Vivendi, Arnaud De Puyfontaine, è finito nel registro degli indagati della Procura di Milano per la vicenda della scalata a Mediaset,