L’Europa chiama, Milano saprà in grado di rispondere? Il dubbio riguarda sia Inter che Milan, seppur in modo diverso: i nerazzurri, infatti, corrono per il podio mentre i cugini rossoneri, al di là dei sogni d’inizio stagione, puntano a un piazzamento tra il quarto e il sesto posto. Entrambe le squadre però non sono affatto sicure di raggiungere i rispettivi obiettivi e guardano con impazienza alla giornata odierna, molto importante per capire qualcosa di più. Sarà l’Inter la prima a scendere in campo al Dall’Ara di Bologna, teatro del lunch match (ore 12.30) contro i rossoblu di Donadoni. Sulla carta non si tratta di un impegno particolarmente proibitivo, eppure la tensione è tanta: tra una settimana, infatti, ci sarà lo scontro diretto con la Roma e mancare i 3 punti, di fatto, lo renderebbe quasi inutile. “Non sto pensando a questo ma solo alla partita – ha glissato Pioli in conferenza stampa. – Il Bologna arriva da due sconfitte, ma quasi tutta la sua classifica l’ha costruita tra le mura amiche. Sarà un avversario difficile e ne abbiamo avuto la riprova sia all’andata sia in Coppa Italia. Dovremo essere al massimo per vincere e ci stiamo preparando per giocare al top”. L’emergenza squalifiche/infortuni è ancora alta, anche se rispetto a settimana scorsa ci sarà il rientro di Perisic, fondamentale per gli equilibri offensivi di Pioli, e di Banega, di nuovo convocato dopo lo stop contro l’Empoli. Il tecnico sembra orientato a passata al 3-4-2-1 con Handanovic in porta, Murillo, Medel e Miranda in difesa, Candreva, Gagliardini, Joao Mario e D’Ambrosio a centrocampo, Perisic ed Eder alle spalle dell’unica punta Palacio. Classico 4-3-3 per Donadoni che risponderà con Mirante tra i pali, Khraft, Torosidis, Oikonomou e Masina nel reparto arretrato, Nagy, Pulgar e Dzemaili in mediana, Verdi, Petkovic e Krejci nel tridente offensivo.
Il big match della giornata arriverà però nel posticipo (ore 20.45), quando il Milan affronterà la Fiorentina in quel di San Siro. Sfida delicatissima, un vero e proprio spareggio per l’Europa visto il solo punto che separa le squadre in classifica (41 per i rossoneri, 40 per i viola) e il rendimento altissimo di chi sta davanti. “Servono astuzia, furbizia e voglia di vincere – ha spiegato Montella. -Abbiamo l’obiettivo e la possibilità di entrare in Europa, non deve essere un assillo ma servono maturità e tranquillità. Non sarà decisiva anche se noi siamo dietro, però non credo che tutte possano correre così tanto fino alla fine. Basta poco per rovesciare la classifica”. È quello che si augurano in tanti, a cominciare da Silvio Berlusconi, uno dei più arrabbiati per il rendimento della squadra in questo primo scorcio del 2017. Non a caso il rapporto con Montella sembrerebbe proprio essersi raffreddato, come del resto confermato (tra le righe s’intende) dallo stesso tecnico. “Ho grandissimo rispetto per Berlusconi e lo ringrazierò sempre per la possibilità che mi ha dato – il commento in conferenza. – Ovvio che ci possono essere dei confronti e da parte mia sono sempre stati accettati e recepiti con il massimo rispetto. Poi naturalmente si possa essere più o meno d’accordo con certi aspetti”. Una vittoria, probabilmente, metterebbe tutti d’accordo, e Montella cercherà di ottenerla affidandosi al 4-3-3 con Donnarumma in porta, Abate, Paletta, Gomez e Vangioni in difesa, Kucka, Sosa e Bertolacci a centrocampo, Suso, Bacca e Deulofeu in attacco. “La nostra è una squadra che ha ambizione di vincere, è naturale avvertire sempre la pressione – l’arringa di Sousa. – Vogliamo battere il Milan, anche se sono d’accordo con Montella quando dice che non sarà decisiva”. Il tecnico viola, rinfrancato dalla bella vittoria in Germania di giovedì, tenterà di prendersi i 3 punti con un 3-4-2-1 con Tatarusanu tra i pali, Tomovic, Gonzalo Rodriguez e Astori nel reparto arretrato, Chiesa, Vecino, Badelj e Olivera in mediana, Borja Valero e Ilicic (Bernardeschi è squalificato) sulla trequarti alle spalle dell’unica punta Kalinic.