Non è vero che le pensioni medie degli italiani siano inferiori o vicine a mille euro al mese. Il conto annuo non è, come si crede, di 12.136 euro, ma di 17.323. Quindi più di 1.400 euro al mese. Il motivo? Semplice: i pensionati in Italia sono 16.179.377 (cioè più di una persona su quattro) mentre le pensioni in pagamento sono 23.095.567. Di conseguenza, ogni pensionato percepisce mediamente 1,427 pensioni. I calcoli, realizzati su dati del 2015, sono contenuti nel quarto rapporto sul “Bilancio del sistema previdenziale italiano” a cura del centro studi di Itinerari Previdenziali e presentato mercoledì alla Camera dei deputati.
In base alla stessa logica, è sbagliato anche affermare che la metà delle pensioni sia inferiore ai 500 euro al mese: “La realtà è un’altra – spiega Alberto Brambilla, presidente del centro studi e ricerche di Itinerari Previdenziali – facendo riferimento ai soggetti fisici che percepiscono più prestazioni, e non alle singole prestazioni, sono poco più di 2,2 milioni i pensionati che percepiscono circa 500 euro al mese su un totale di 16,2 milioni di pensionati e sono prevalentemente soggetti che non hanno pagato contributi sociali”.
Inoltre sono in pagamento oltre 8 milioni di prestazioni di natura assistenziale (invalidità, accompagnamento, pensioni sociali e di guerra) o che beneficiano di integrazioni al minimo o di maggiorazioni sociali. Questo significa che il 51,34% dei pensionati riceve prestazioni parzialmente o totalmente “assistite”, per la quasi totalità delle quali non sono stati versati contributi (o in ogni caso sono state pagate contribuzioni di entità modesta e per pochi anni).
Ma qual è la categoria di lavoratori che ha pensioni mediamente più alte? La classifica per importi medi delle pensioni continua, come nel 2014, a essere guidata dai notai (che versano circa il 35% del proprio reddito e quindi si pagano totalmente la pensione), mentre scendono in terza posizione i giornalisti, superati dai docenti universitari che si aggiudicano la medaglia d’argento. Seguono in classifica i dirigenti di azienda iscritti al fondo Volo (prevalentemente Alitalia), i Commercialisti e – più distanziati – gli avvocati, i lavoratori del settore telefonico e i ragionieri. Pensioni mediamente più basse, invece, per agricoli, farmacisti e veterinari.