Che sarebbe stato un Sanremo da record lo aveva lasciato intendere anche Carlo Conti, rispondendo alle polemiche (da lui definite “populiste”, uno dei trend topic del momento) sul suo compenso, di 650mila euro, che non è il più alto della storia della kermesse ma poco ci manca (lo superano Panariello, Hunziker, Bonolis e Morandi). Il conduttore toscano, che guida il Festival per la terza edizione consecutiva, sta per passare alle cronache come il conduttore più redditizio di sempre, in termini di costo per ogni punto di audience.
Il merito comunque non sarà tutto suo: il bilancio in attivo di questa edizione parte da lontano, dalla spending review iniziata nel 2010, che ha tagliato del 25% i costi. E poi sono decollati gli incassi pubblicitari, che una volta, pur sommati ai biglietti venduti, non bastavano a coprire i costi: sette anni fa erano 12 milioni, ora 23, quasi il doppio, e così la Rai si metterà in tasca 7,5 milioni in meno di una settimana (1,5 milioni di profitti per ogni serata).
Di che giustificare dunque il pur lauto compenso di Carlo Conti, che viene affiancato per la prima volta da Maria De Filippi, al debutto ieri sera sul palco dell’Ariston da co-conduttrice, ruolo che ha assunto gratuitamente, contribuendo pertanto all’abbattimento dei costi del programma più prestigioso mai prodotto dalla televisione italiana. Chi invece si può lamentare del taglio dei costi è la città di Sanremo: il Comune ligure, che ospita la kermesse canora dal 1951, riceveva fino al 2010 da viale Mazzini oltre 9 milioni di euro per l’uso del marchio di proprietà del comune. Oggi l’affitto è crollato a 5,25 milioni, e pensandoci bene è soprattutto grazie a questo che Sanremo potrà battere il record di utili.
Per quanto riguarda invece l’audience, anche qui siamo in odore di record: nel mirino c’è il 57% di share del 2012, edizione condotta da Gianni Morandi. Carlo Conti ha risollevato gli ascolti negli ultimi due anni, dopo il flop del 2014 (43% con Fabio Fazio al timone): si riparte dal 54% del 2015, uno dei risultati migliori dal 2007.