Il mercato immobiliare italiano dà segni di ripresa sempre più incisivi. Nel terzo trimestre dell’anno scorso le compravendite sono aumentate del 19,9% su base tendenziale, arrivando a quota 172.301. Lo ha comunicato oggi l’Istat, precisando che fra gennaio e settembre 2016 l’incremento è stato del 19,8% rispetto allo stesso periodo del 2015.
Nel dettaglio, la crescita delle transazioni immobiliari nel terzo trimestre è stata pari al 17,7% per le unità ad uso abitativo e al 57,9% per i trasferimenti di immobili ad uso economico. Il 92,2% delle transazioni riguarda trasferimenti di proprietà di immobili ad uso abitativo ed accessori (158.798), il 7,4% quelli ad uso economico (12.710) e lo 0,5% quelli ad uso speciale e multiproprietà (793).
L’aumento delle compravendite per il complesso dei trasferimenti di unità immobiliari coinvolge tutte le aree del Paese. Valori sopra la media nazionale si registrano nel Nord-est (+29,3%) e nel Nord-ovest (+21,3%); più contenuti gli incrementi osservati nel Centro (+17,7%), nelle Isole (+12,8%) e al Sud (+12,0%).
Inoltre, la ripresa delle transazioni immobiliari è più pronunciata nei piccoli centri sia per il comparto abitativo (+18,2% contro +17,1% delle città metropolitane) sia per le unità ad uso economico (+63,1% contro +49,8%).
Sempre nel terzo trimestre 2016 le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche (93.997) registrano un incremento del 9,8% rispetto allo stesso trimestre del 2015. La crescita interessa tutte le ripartizioni geografiche, con variazioni superiori alla media nazionale nelle Isole (+12,9%), nel Nord-ovest (+11,8%) e nel Nord-est (+9,9%).
Il Centro e il Sud registrano una variazione sempre positiva ma più modesta (rispettivamente +8,9% e + 5,4%). Mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca chiudono i primi nove mesi del 2016 con un aumento del 20,7%, per un totale di 291.589 convenzioni.