Da mesi le banche italiane sono al centro dell’attenzione nazionale e internazionale e i loro problemi non sono ormai un segreto per nessuno, nonostante dal ministero dell’Economia continuino a rassicurare sulla sostenibilità del sistema. Ultimamente però l’attenzione dei mercati sembra essersi concentrata soprattutto su uno dei tre colossi bancari italiani: Unicredit (gli altri due sono Intesa Sanpaolo e Banco Bmp).
Il motivo è presto detto, l’istituto guidato da Jean Pierre Mustier, a partire dal 6 febbraio, lancerà l’aumento di capitale più imponente della storia della finanza italiana. Il valore? 13 miliardi di euro.
Chi non ha dimestichezza con il linguaggio delle Borse e dei mercati, può avere qualche difficoltà nel comprendere a pieno di cosa si tratta e soprattutto per quale motivo l’operazione della banca di piazza Gae Aulenti è tanto rilevante quanto ambiziosa.
Capire bene di cosa si tratta non è importante solo per gli azionisti e i risparmiatori che sono direttamente coinvolti nella ricapitalizzazione e che devono scegliere se partecipare oppure no al progetto, ma lo è anche per chi non vuole restare indietro in un mondo in cui ampliare la propria educazione finanziaria è diventata un’esigenza imprescindibile.
Che cos’è un aumento di capitale
L’aumento di capitale è un’operazione straordinaria che un’azienda effettua per reperire liquidità sul mercato. Effettuando una ricapitalizzazione, il capitale sociale (il valore delle somme e dei beni conferiti dai soci) viene modificato, il che determina anche una variazione dell’atto costitutivo della società stessa.
Come funziona un aumento di capitale?
Gli aumenti di capitale possono venire realizzati secondo diverse modalità: a pagamento, gratuito e in forma mista.
- L’aumento di capitale a pagamento consiste nella sottoscrizione di nuove azione tramite il pagamento di un corrispettivo fissato dall’azienda sulla base del prezzo di collocamento delle nuove azioni. Una volta collocate queste ultime, il prezzo dei vecchi titoli si allineerà a quello nuovo. E’ questa la fattispecie scelta da Unicredit.
- La ricapitalizzazione gratuita consiste nell’assegnazione, effettuata a titolo gratuito, di nuove azioni, agli azionisti. In alternativa l’azienda può decidere di accrescere il valore nominale dei titoli esistenti.
- L’ultima opzione a disposizione consiste nella possibilità di eseguire un aumento di capitale in forma mista (titoli a pagamento + titoli gratuiti.)
Aumento di capitale: l’emissione di nuove azioni
L’aumento di capitale viene deliberato nel corso di un consiglio d’amministrazione straordinario della società. Una volta fatto l’azienda emette sul mercato nuove azioni che vengono offerte ai soci in maniera proporzionale ai titoli già posseduti attraverso il cosiddetto diritto d’opzione. Quest’ultimo altro non è che il diritto di chi è già socio di avere una corsia preferenziale nella sottoscrizione dell’aumento di capitale. Lo scopo è quello di mantenere inalterata la proporzione con cui ciascun socio partecipa al capitale e, parallelamente, di compensare eventuali perdite patrimoniali derivanti dalla ricapitalizzazione. Il seguente diritto viene attribuito anche ai possessori delle obbligazioni convertibili attraverso il rapporto di cambio e ai possessori di warrant.
A questo punto la scelta passa nelle mani dell’azionista che può decidere di esercitare il proprio diritto d’opzione, partecipando all’aumento di capitale, oppure può optare per la vendita di questo diritto sul mercato.