Fra le priorità di Donald Trump spunta la riforma finanziaria. Durante il ritiro dei repubblicani al Congresso a Filadelfia, il Presidente degli Stati Uniti non ha usato mezzi termini: “Faremo una riforma finanziaria che aiuterà gli americani con aspirazioni a ottenere il credito di cui hanno bisogno per realizzare i loro sogni”.
Finora, da quando è alla Casa Bianca, Trump non aveva mai parlato di una revisione della regolamentazione finanziaria. Certo, forse sarebbe meglio parlare di contro-riforma: nel mirino c’è il Dodd-Franck Act del 2010, la riforma voluta da Barack Obama (e mai applicata fino in fondo) per correggere le storture del mercato che hanno portato alla crisi del 2008.
Intanto, si inasprisce il confronto sul muro alla frontiera meridionale. Il presidente del Messico, Enrique Lopez Pena, ha cancellato il viaggio a Washington previsto per martedì, mentre Trump ha minacciato d’istituire un dazio del 20% sull’import dal vicino meridionale, così da imporgli per via indiretta il pagamento dei circa 20 miliardi di dollari necessari per finanziare la costruzione del muro.
Dal Messico hanno fatto notare che un rialzo tariffario del genere si ripercuoterebbe pesantemente sui consumatori americani, che vedrebbero impennarsi i prezzi di molti prodotti di largo consumo, dagli avocado ai televisori.