La quinta è arrivata. L’Inter batte anche il Chievo e prosegue la sua striscia vincente, arrivata, appunto, a cinque successi consecutivi. Guai però a pensare che tutto sia stato semplice: il 3-1 finale, infatti, potrebbe ingannare coloro che non avessero visto la partita, tutt’altro che semplice e scontata. I veneti di Maran l’hanno condotta fino al 70’ e sono capitolati solo nei minuti finali, a testimonianza di un’Inter sì in grande crescita ma ancora lontana dall’essere realmente padrona del proprio destino. “Abbiamo costruito tanto e rischiato poco, purtroppo siamo andati sotto nell’unica occasione concessa – l’analisi di Pioli. – Sono contento perché la squadra ha reagito, la lampadina non si è spenta e questo è molto importante. Ora dobbiamo continuare così e non guardare la classifica, pensiamo solo a vincere più partite possibili e poi alla fine guarderemo dove siamo arrivati”. Il tecnico nerazzurro era stato profetico alla vigilia nel dire che non sarebbe stata una partita semplice. Il Chievo, pur se con un atteggiamento prettamente difensivo, è riuscito a infastidire l’Inter e a colpirla con Pellissier, bravissimo a girare in porta un corner di Birsa (34’).
Sotto di un gol e con gli avversari a chiudere ogni spazio, i nerazzurri avrebbero potuto perdere la testa, invece sono stati bravi a tessere la tela fino alla fine, consapevoli che, prima o poi, le qualità tecniche avrebbero potuto fare la differenza. E così al 69’ Icardi ha trovato l’1-1 sfruttando al meglio un cross di Candreva, rimettendo il match in parità e consentendo alla squadra di cercare il fondamentale sorpasso. Che è arrivato all’86’ con Perisic, bravo nell’azione personale ma anche fortunato nel trovare un Sorrentino un po’ goffo (in precedenza invece il portiere aveva parato molto bene). Il 3-1 finale lo ha firmato Eder in pieno recupero (93’) ma ormai i giochi erano fatti: l’Inter può gioire e godersi una domenica a soli 2 punti dal terzo posto, in attesa però che il Napoli giochi le sue carte. Gli azzurri non sono attesi da un match proibitivo: il Pescara di Oddo, infatti, non sembrerebbe poter creare molti problemi, a maggior ragione al San Paolo. Napoli favoritissimo dunque e pronto a rispondere agli assalti delle inseguitrici, sempre più agguerrite nel tentativo di prendersi il terzo posto. Sarri non vuole cali di tensione, ecco perché schiererà il 4-3-3 tipo al netto delle assenze di Chiriches, Ghoulam e Koulibaly. In difesa, davanti alla porta di Reina, spazio a Hysaj, Albiol, Tonelli e Strinic, con Zielinski, Diawara e Hamsik a centrocampo e il tridente Callejon-Mertens-Insigne in attacco. Oddo, disperatamente a caccia di punti per tentare di riaprire il discorso salvezza, risponderà con un 4-3-2-1 con Bizzarri tra i pali, Maloku, Coda, Stendardo e Crescenzi nel reparto arretrato, Cristante, Verre e Memushaj in mediana, Benali e Caprari sulla trequarti dietro l’unica punta Gilardino, al debutto con la maglia biancoazzurra.
