Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato, con decreto direttoriale del 23 dicembre 2016, le modalità e i termini per la richiesta e la concessione dei contributi a fondo perduto a favore dei Consorzi per l’Internazionalizzazione per l’anno 2017. I contributi sono finalizzati a sostenere lo svolgimento di specifiche attività promozionali realizzate dai Consorzi per l’Internazionalizzazione, per sostenere le PMI nei mercati esteri, favorire la diffusione internazionale dei loro prodotti e servizi, nonché incrementare la conoscenza delle autentiche produzioni italiane presso i consumatori internazionali per contrastare il fenomeno dell’italian sounding e della contraffazione dei prodotti agroalimentari.
I soggetti destinatari della misura di sostegno devono:
- essere costituiti ai sensi degli articoli 2602 e 2612 e seguenti del Codice Civile o in forma di società consortile o cooperativa da PMI industriali, artigiane, turistiche, di servizi, agroalimentari, agricole e ittiche aventi sede in Italia, nonché da imprese del settore commerciale purché in misura non prevalente rispetto alle altre. E’ ammessa la partecipazione di enti pubblici e privati, di banche e di imprese di grandi dimensioni, purché non fruiscano dei contributi pubblici. In tale ipotesi la nomina della maggioranza degli amministratori dei consorzi per l’internazionalizzazione spetta comunque alle PMI consorziate, a favore delle quali i consorzi svolgono, in via prevalente, la loro attività;
- avere per oggetto la diffusione internazionale dei prodotti e dei servizi delle piccole e medie imprese, nonché il supporto alla loro presenza nei mercati esteri anche attraverso la collaborazione e il partenariato con imprese estere;
- essere senza scopo di lucro e non distribuire avanzi e utili di esercizio, di ogni genere e sotto qualsiasi forma, alle imprese consorziate o socie anche in caso di scioglimento del Consorzio o della Società consortile o cooperativa;
- avere un fondo consortile interamente sottoscritto, versato almeno per il 25%, formato da singole quote di partecipazione non inferiori a € 1.250,00 e non superiori al 20% del fondo stesso;
- essere iscritti nel registro delle imprese al momento della presentazione della domanda e in stato di attività;
- non essere in liquidazione o soggetti a procedure concorsuali.
I Consorzi dovranno possedere i requisiti richiesti in modo continuativo dalla data di domanda fino all’erogazione del contributo: la perdita di anche uno solo di essi comporta la revoca dell’ammissione a contributo.
Ai sensi dell’art.4, del Decreto Direttoriale, sono finanziabili le seguenti iniziative, strutturate sotto forma di progetto secondo il Modello B allegato al Decreto:
- partecipazioni a fiere e saloni internazionali;
- eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali;
- show-room temporanei all’estero;
- incoming di operatori esteri;
- incontri bilaterali fra operatori esteri e all’estero;
- workshop e/o seminari in Italia con operatori esteri e all’estero;
- azioni di comunicazione sul mercato estero;
- attività di formazione specialistica per l’internazionalizzazione, destinata esclusivamente alle imprese partecipanti al progetto. Tale attività non può costituire più del 25% del costo totale delle iniziative;
- realizzazione e registrazione del marchio consortile.
Le iniziative progettuali devono essere realizzate nel periodo 1 gennaio-31 dicembre 2017. Inoltre, il progetto articolato in iniziative:
- deve prevedere una spesa ammissibile non inferiore a € 50.000,00 e non superiore a € 400.000,00;
- deve coinvolgere, in tutte le sue fasi, almeno cinque PMI consorziate provenienti da almeno tre diverse regioni italiane, appartenenti allo stesso settore o alla stessa filiera;
- deve annoverare PMI in prevalenza industriali, artigiane, turistiche, di servizi, agroalimentari, agricole e ittiche; le imprese del settore commerciale possono partecipare, ma in misura non maggioritaria rispetto alle altre;
- non deve annoverare imprese che siano in liquidazione o soggette a procedure concorsuali;
- può avere anche una strutturazione monoregionale, se presentato da consorzi con sede legale in Sicilia costituiti da sole imprese con sede legale nella citata regione, fermo restando tutti gli altri requisiti di cui ai punti precedenti.
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