Arrivano i dettagli sui piani che Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca hanno destinato ai risparmiatori che hanno subito perdite nell’ambito del default delle due ex popolari.
I due istituti veneti hanno lanciato, separatamente, un’offerta di transazione rivolta ai propri azionisti che nel recente passato sono stati colpiti dall’annullamento del valore dei loro titoli.
Entrambe le banche hanno stabilito un indennizzo pari al 15%, al quale sono state affiancate offerte commerciali riservate a coloro che decideranno di aderire alla transazione. C’è però una condizione: il riconoscimento sarà erogato solo nei confronti di chi sceglierà di rinunciare alla promozione di azioni legali.
In ambo casi, l’offerta sarà valida solo in caso di un’adesione corrispondente ad almeno l’80% delle azioni comprese nel perimetro dell’operazione, ma tale condizione risulta essere rinunciabile.
L’offerta della Banca Popolare di Vicenza
La Banca Popolare di Vicenza offre 9 euro per azione ai soci “azzerati” in cambio della rinuncia ai contenziosi con la banca. In base a quanto si legge nella nota diffusa oggi, l’offerta di transazione si rivolge a 94 mila azionisti. L’operazione comincerà domani, 10 gennaio e si concluderà il prossimo 22 marzo. Il prezzo offerto rappresenta il 14,4% del prezzo massimo raggiunto dall’azione (62,5 euro). Gli azionisti a cui si rivolge l’iniziativa, spiega la nota, sono stati individuati secondo criteri oggettivi, che comprendono principalmente persone fisiche, società di persone, fondazioni, Onlus ed enti senza fine di lucro.
Come detto in precedenza, la validità dell’offerta sarà subordinata all’adesione di almeno l’80% dei titoli interessati, vale a dire delle azioni acquistate dal 1°gennaio 2007 e sino al 31 dicembre 2016, al netto delle vendite. La soglia dell’80 è però rinunciabile dalla banca, che si riserva la facoltà di estendere fino al 30 giugno 2017 il periodo di adesione «in presenza di motivate ragioni, in particolare per favorire la più ampia adesione».
Coloro che decideranno di accettare la proposta potranno contare su “esclusive condizioni commerciali che consentiranno di beneficiare di rendimenti maggiorati” sui depositi vincolati e “di agevolazioni consistenti su alcuni prodotti e servizi bancari”, come mutui e conti correnti.
Il 10 gennaio, giorno di inizio dell’offerta, gli azionisti riceveranno una lettera esplicativa contenente i dettagli dell’operazione, Sarò possibile manifestare il proprio interesse fino al 15 marzo 2017 recandosi in filiale o attraverso il sito della banca e potranno sottoscrivere l’accordo transattivo entro il 22 marzo. Attivato anche un numero verde (800-595470) per avere informazioni sull’iniziativa.
Soddisfatto il commento dell’a.d. Fabrizio Viola: “Stiamo facendo il massimo. La Banca vuole dimostrare con fatti concreti la rottura con il recente passato. Abbiamo tempestivamente voluto mettere in atto tutto quello che la situazione attuale ci permette di fare per poter ricollocare la relazione con gli Azionisti e i Clienti su un piano di fattiva collaborazione. Confidiamo che il nostro sforzo nell’intraprendere questo nuovo percorso sia compreso ed apprezzato”.
Spero in un’adesione all’offerta superiore all’80%”, ha invece commentato il presidente della Popolare di Vicenza, Gianni Mion nel corso conferenza stampa di presentazione dell’offerta transattiva rivolta agli azionisti dell’istituto. “Spero in una grande adesione perché questo consentirà la ripresa del dialogo con i clienti e crea la premessa per reperire gli investimenti per rilancio della banca”, ha detto Mion rilevando di sapere “benissimo che tutti vorrebbero rimborsi integrali, ma penso che da parte della banca l’offerta di transazione sia molto generosa e impegnativa”. Mion ha anche ricordato che tra i problemi da affrontare c’è quello dei costi su cui è in corso di preparazione un piano.
L’offerta di Veneto Banca
Veneto Banca promuoverà “un’offerta di transazione con un indennizzo forfettario ed onnicomprensivo pari al 15% della perdita teorica sofferta in conseguenza degli acquisti di Azioni Veneto Banca (al netto delle vendite effettuate e dei dividendi percepiti) avvenuti nel periodo compreso tra il 1°gennaio 2007 ed il 31 dicembre 2016, presso una qualsiasi banca del Gruppo”. Anche in questo caso l’azionista dovrà rinunciare a promuovere azioni legali contro l’istituto.
L’iniziativa si rivolge a circa 75.000 azionisti, pari a circa l’85% del totale. Nei prossimi giorni, si legge nel comunicato, “gli azionisti che rispondono ai requisiti necessari riceveranno una lettera con i dettagli dell’Offerta alla quale potranno aderire fino al 15 marzo 2017 recandosi nella propria filiale. Dal 10 gennaio, per eventuali richieste di chiarimenti, sarà anche attivo il Numero Verde 800 199 892. Tutte le informazioni saranno disponibili presso le filiali” e sul sito dell’istituto.
L’esito della offerta arriverà nel mese di aprile. In caso di risultato positivo, “il pagamento del riconoscimento economico avverrà entro 5 giorni lavorativi dalla data di comunicazione”.
Anche Veneto Banca prevede delle condizioni commerciali “di favore” per gli adesori. Nel dettaglio, “Veneto Banca e le banche italiane del Gruppo metteranno inoltre a disposizione un’importante Proposta Commerciale Linea “PerTe”, che prevede l’applicazione di condizioni agevolate e rendimenti di favore su una serie di prodotti: mutui residenziali, depositi vincolati e conti correnti”.
“Con l’offerta di transazione e la proposta commerciale che l’affianca – afferma il presidente di Veneto Banca, Massimo Lanza –, il Consiglio di Amministrazione e la Direzione hanno voluto dare un segnale forte e tangibile agli Azionisti che hanno subito gravi conseguenze a causa della passata mala gestio del nostro Gruppo, nei confronti della quale stiamo procedendo a una circostanziata azione di responsabilità”. “Sono proposte chiare e concrete, le uniche che possano alleviare in tempi brevi i disagi provocati a tante famiglie” – dichiara il Presidente Lanza. “Le nostre offerte – sottolinea il Presidente – rappresentano una svolta determinante nel percorso di riconciliazione con gli Azionisti e per il futuro stesso della Banca, che sta tornando a sostenere e rilanciare l’economia dei territori di riferimento”.