Giuliano Amato, Tullio De Mauro e Salvatore Rossi presentano oggi, 15 dicembre, “Gli oracoli della moneta – L’arte della parola nel linguaggio dei banchieri centrali”, il nuovo libro di Alberto Orioli, vicedirettore del Sole 24 Ore, edito da Il Mulino. La presentazione si terrà al Teatro Eliseo alle ore 18.00. «La vita dell’uomo è dominata dalla parola o dal denaro». Se l’aforisma di Menandro ha resistito all’urto di più di venti secoli di storia e la commedia umana dell’oggi si specchia ancora in quella scheggia di pensiero, i banchieri centrali sono gli uomini e le donne più potenti del mondo.
Con il celebre «whatever it takes» Mario Draghi entra nella storia e quella frase, emblematica del misterioso legame che esiste fra moneta, fiducia e parola, vale un «alea jacta est». Dalle parole dei banchieri centrali derivano i comportamenti del mercato e molto di ciò che l’economia riverbera nella nostra vita di tutti i giorni. Se per anni hanno privilegiato una comunicazione oracolare, volutamente oscura e misticheggiante, oggi, al contrario, i governatori si confrontano con la nuova strategia della trasparenza e con le conferenze stampa. E le loro parole sono atti. Ma la lingua della sovranità monetaria si contamina con la lingua della sovranità politica e per i banchieri centrali si verifica il paradosso che, mentre sono creduti onnipotenti, diventano capro espiatorio se l’economia e le aspettative non vanno nella direzione del miglioramento, per cause, peraltro, non imputabili a ciò che compete loro.
Alberto Orioli è vice direttore e editorialista del «Sole 24 ore». Ha pubblicato nel 2010 con il Presidente Carlo Azeglio Ciampi «Non è il paese che sognavo» (Il Saggiatore) e nel 2014 «Figli di papà a chi? Storia del Movimento che ha cambiato la Confindustria» (Ed. Il Sole 24 ore).