C’è l’accordo in seno all’Opec per limitare la produzione di greggio, riducendola a 32,5 milioni di barili al giorno. A dichiararlo, durante la conferenza stampa comune dei rappresentanti del cartello, è stato un rappresentante degli Emirati Arabi, mentre il ministro saudita ha previsto che “dopo questa intesa, il mercato subirà un ribilanciamento”.
Anche la Nigeria si dichiara soddisfatta dell’intesa raggiunta, in base alla quale ciascun Paese dell’Opec dovrà proporzionalmente limitare la produzione per raggiungere il target complessivo prefissato. Il patto include la possibilità di aggiungere altri 600mila barili quotidiani di tagli, includendo i Paesi formalmente esterni all’Opec come la Russia. Metà di questa fetta sarà a carico della Russia, che ha quindi accettato di tagliare l’output di 300 mila barili al giorno, come ha spiegato il presidente dell’Opec, Mohammed Bin Saleh Al-Sada, al termine della riunione. Deroga per l’Iran.
Prezzi del petrolio in ulteriore aumento dopo l’annuncio dell’accordo per tagliare la produzione di 1,2 milioni di barili al giorno a 32,5 milioni di barili. Il future gennaio sul Wti balza dell’8,71% a 49,17 dollari al barile, mentre l’analoga consegna sul Brent ha superato quota 50 dollari e sale del 7,85% a 50,02 dollari.