Dopo una discussione interna al calor bianco, che ha visto la direttrice schierarsi contro alcune grandi firme, il settimanale britannico The Economist, a differenza del Financial Times, si pronuncia per il NO al referendum italiano sulla riforma costituzionale e suggerisce per il nostro Paese un governo tecnico facendo esultare Beppe Grillo. Duro l’attacco a Renzi: “Ha sprecato quasi due anni ad armeggiare con la Costituzione ma prima l’Italia torna ad occuparsi delle riforme vere, meglio è per tutta l’Europa”.
Renzi ovviamente non ci sta e commenta così l’approssimativo giudizio del settimanale inglese che non è nuovo a prendere lucciole per lanterne quando si tratta di commentare la complicata politica interna italiana: “Tutti sanno che se al referendum vince il SI’ si aprirà una battaglia i Europa sui dossier più caldi, mentre se vince il NO ci sarà una nuova soluzione alla Monti e nessuno fiaterà a Bruxelles, ma noi non ci staremo mai e reagiremo all’Europa che vi vuole più deboli”.
Questa mattina, intervistato nel corso di un videoforum sul sito del quotidiano La Stampa, Renzi ha aggiunto: “L’Economist dice che la vittoria del No forse è meglio perchè arriva un governo tecnocratico, magari per l’Italia è meglio. Io l’ultimo governo tecnocratico che mi ricordo ha alzato le tasse e portato a -2,3% il Pil, era il governo di Mario Monti”.