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Borsa: Mps e Fca ok ma Piazza Affari in ribasso

Mps corre e l’effetto dollaro dà sprint a Fca, Ferrari e Campari ma le Popolari e, più in generale i titoli bancari, spingono Piazza Affari in territorio negativo – Anche le assicurazioni e Leonardo in ribasso – Lo spread Btp-Bund continua a salire – Positive le Borse estere.

Borsa: Mps e Fca ok ma Piazza Affari in ribasso

Le borse europee vivono una giornata piatta, orfane di Wall Street, chiusa per la festività del Thanksgiving Day. Le contrattazioni riprenderanno domani a New York, ma con orario ridotto e chiusura anticipata alle 19, ora italiana. In questo clima interlocutorio il Ftse Mib si ferma a -0,19%, peggior listino continentale. Sfocate anche le altre piazze: Madrid +0,34%;  Francoforte +0,25%; Parigi +0,29%; Londra +0,17%.

Spread in aumento: il differenziale fra decennale italiano e bund tedesco chiude a 188.30 punti, con un rendimento di 2.16. Su questo tema però arrivano le rassicurazioni della Bce. Per il vicepresidente Vitorio Constancio la Banca centrale europea è pronta ad agire per preservare la stabilità finanziaria ed evitare il contagio, se l’esito del referendum costituzionale italiano dovesse comportare uno shock sui mercati. Inoltre, aggiunge Constancio in una dichiarazione alla Reuters, i rendimenti sui titoli di Stato italiani sono bassi, anche dopo la recente correzione verso l’alto e “nei prezzi di mercato attuali non si vede riflesso il rischio di una disgregazione della zona euro”.

Protagonista di Piazza Affari è Monte dei Paschi di Siena, nel giorno dell’assemblea per l’aumento di capitale. A partire dal mattino la più antica banca italiana mette a segno rialzi fino a percentuali a due cifre, per fermarsi in chiusura a +3,32%. Il mercato guarda alle prospettive dell’istituto senese, nelle quali crede l’ad Marco Morelli: “Ci metto la faccia – dice – credo che il piano si possa portare in porto”. Il successo “dipende anche dall’atteggiamento che la Vigilanza ha nei confronti della banca”. Piano e ricapitalizzazione sono invece “sganciati dal referendum”. Se Consob autorizzerà il prospetto lunedì 28 novembre verrà lanciato il periodo di conversione dei bond subordinati per la durata di 5 giorni (fino a venerdì 2 dicembre). Il ministero dell’economia, primo azionista della banca, annuncia in assemblea il suo voto favorevole a piano e aumento. 

Nel resto del comparto bancario e assicurativo prevale invece il nervosismo: arretrano le popolari in procinto di nozze (Bpm -2,24%; Bp -2,01%); Azimut -1,25%; Ubi Banca -1,15%; Mediobanca -1,02%; cali frazionali anche per Intesa, Unicredit, Banca Mediolanum. Arretrano Unipol -1,5% e Unipolsai -1,12%, Generali -0,44%.

Fra i titoli esuberanti troviamo Buzzi Unicem +2,21%. Mentre Fiat +1,74%, vede rosa grazie al super dollaro. “Speriamo che duri il più possibile”, sostiene l’ad Sergio Marchionne. I benefici si riversano anche su Ferrari (+2,26%). Dall’altra parte si registrano prese di profitto su Cnh (-0,67%) dopo il rally di ieri. Galleggia intorno alla parità Yoox Net-A-Porter Group, che però prevede vendite record a partire da domani per il weekend, in scia col Black Friday di matrice americana, che dà il via alla danza degli acquisti natalizi. 

Energetici ancora positivi: Tenaris +0,34%; Eni +0,39%; Saipem +1,11%. Il petrolio resta stabile, ma si guarda con cauto ottimismo all’incontro di Vienna della prossima settimana. Infine una notizia confrontante per il settore immobiliare viene da Londra, dove si è tenuta l’Italian Real Estate Conference: gli investitori sarebbero particolarmente interessati al Belpaese, dove il 70% delle transazioni registrate negli ultimi 12 mesi sono state effettuate da gruppi stranieri. Una tendenza che dovrebbe rafforzarsi nel 2017.

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