È stato pubblicato di recente il nono Rapporto Trimestrale sui principali trend demografici e finanziari delle startup innovative italiane, realizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con InfoCamere e UnionCamere. Il rapporto evidenzia come al 30 settembre 2016 le startup innovative iscritte nella sezione dedicata del Registro delle Imprese fossero 6.363, con un incremento di 420 unità (+7,07%) rispetto alla precedente rilevazione del 30 giugno. L’incidenza delle startup innovative sul totale delle società di capitali italiane si attesta ora a quota 0,4%, in aumento rispetto allo 0,38% di fine giugno e allo 0,35% di fine marzo. A fine settembre il numero complessivo di soci delle startup innovative era pari a 25.622, 2.577 in più rispetto a fine giugno; a questi si aggiungono 9.042 addetti (+849) impiegati nelle 2.593 startup innovative con almeno un dipendente (il 43,63% sul totale). I dati sugli addetti, di fonte INPS, includono tutti i lavoratori subordinati, anche part-time e stagionali, e non comprendono i compensi a partita IVA. Il documento alimenta la sezione dedicata alla reportistica del portale startup innovative del sito del Ministero dello Sviluppo Economico.
La Lombardia si conferma essere la regione più popolosa con 1.382 startup innovative, pari al 21,7% del totale nazionale. Seguono Emilia-Romagna con 782 (12,3%), Lazio con 625 (9,8%), Veneto con 492 (7,7%) e Campania con 404 startup innovative (6,35%). La regione con la più elevata incidenza di startup innovative in rapporto alle società di capitali presenti è però il Trentino-Alto Adige (1,05%). Seguono Marche (0,77%), Emilia-Romagna (0,7%) e Friuli Venezia-Giulia (0,62%).
Complessivamente, le startup innovative che hanno presentato almeno un bilancio hanno registrato nel 2015 un valore della produzione lordo pari a 585,2 milioni di euro, un incremento notevole rispetto ai 325,6 mln della precedente rilevazione (2014). Ciò si deve non solo al maggior numero delle imprese su cui è stato possibile effettuare il calcolo (+34,7%), ma anche alla crescita del valore medio della produzione (+33,4%): questo era nel 2015 pari a circa 152 mila euro, un incremento di 38 mila euro sul dato relativo all’anno precedente. Inoltre, anche il grado di immobilizzazioni sull’attivo patrimoniale risulta particolarmente elevato: il rapporto è pari al 29,4%, quasi 9 volte maggiore rispetto al rapporto medio delle altre società di capitali, pari al 3,3%.
Ecco allora che le startup innovative in utile presentano indicatori di redditività sensibilmente migliori di quelli delle altre società di capitali in utile (ROI: 0,11 contro 0,03; ROE: 0,25 contro 0,04), generando un più elevato valore aggiunto (32 centesimi ogni euro di produzione contro 22).
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