Lancio record per il razzo Ariane 5, che per la prima volta porta in orbita quattro satelliti del sistema di navigazione europeo Galileo, promosso dalla Commissione Ue e realizzato dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Il lancio è avvenuto ieri dalla base europea di Kourou, nella Guyana Francese.
Si è trattato di una prova importante anche per il lanciatore europeo gestito da Arianespace. Nonostante le 88 operazioni all’attivo, infatti, il razzo europeo non aveva mai sperimentato la messa in orbita di quattro satelliti in una sola volta. Saranno necessari quasi 10 giorni prima che i satelliti arrivino nella posizione corretta definitiva.
Ariane 5 porta in orbita i satelliti 15, 16, 17 e 18 della costellazione Galileo, che in questo modo avrà a breve 18 satelliti in orbita. Questo segnerà un avvicinamento sostanziale alla fase operativa, che richiede 24 satelliti più 6 di riserva. L’Italia partecipa al programma con Finmeccanica-Leonardo e le aziende Telespazio e Thales Alenia Space.
In particolare, Leonardo ha realizzato, fra l’altro, i sensori di assetto IRES-N2 (Infrared Earth Sensor), utilizzati per il controllo della posizione dei satelliti, e gli orologi atomici all’idrogeno PHM (Passive Hydrogen Maser).
Il PHM di Leonardo – sottolinea il gruppo in una nota – è il più accurato orologio atomico mai realizzato per applicazioni di navigazione satellitare poiché arriva ad accumulare un errore di appena un secondo ogni tre milioni di anni. Ne vengono installati 2 su ciascuno dei satelliti Galileo e ne sono il vero cuore. Infatti, poiché spazio e tempo sono uniti nella determinazione di una posizione geografica, una migliore misura del tempo corrisponde ad una localizzazione più accurata.
