Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti. Sconvolgendo tutti i pronostici della vigilia, Trump, repubblicano anomalo poco amato dal suo stesso partito ma interprete delle paure profonde e spesso irrazionali dell’America per la globalizzazione e l’immigrazione, ha nettamente sconfitto la democratica Hillary Clinton, che i sondaggi davano per favorita ma che è stata vissuta dall’opinione pubblica come l’espressione dell’establishment. Immediato il crollo dei mercati che però hanno parzialmente recuperato le perdite nel corso delle ore successive.
(Fonte: New York Times)
“E’ una grande notte per l’America”, ha subito commentato in festa lo staff di Trump. Clinton ha ringraziato la sua squadra dicendo che il team ha comunque “molto di cui essere orgoglioso”. I repubblicani hanno sbaragliato il campo anche alla Camera e al Senato e la sconfitta democratica è su tutta la linea. Significativo un messaggio registrato per BuzzFeed News del presidente uscente, Barack Obama: “Qualunque cosa succeda, domani sorgerà il sole”.
President Obama has a special #ElectionNight message for you: “No matter what happens, the sun will rise in the morning” pic.twitter.com/OPH39vqvHE
— BuzzFeed News (@BuzzFeedNews) 9 novembre 2016
Il trionfo di Trump, che ha vinto in quasi tutti gli Stati chiave, è un segno di rottura per la società americana e non solo ed è il frutto del populismo incalzante che cova in tutto l’Occidente con esiti imprevedibili sulla politica interna ed internazionale dell’America, che sembra chiudersi in se stessa su una linea protezionista e isolazionista, con qualche tratto razzista e antidemocratico, a meno che Trump non cambi musica (come successe già a Reagan) dopo la conquista della Casa Bianca.
Proprio perché temono effetti destabilizzanti sull’economia, le Borse sono crollate in Asia con perdite medie attorno al 5% mentre l’Europa ha ridotto i ribassi dopo il discorso “rassicurante” pronunciato dal nuovo inquilino della Casa Bianca. Wall Street apre in leggero ribasso in una giornata dominata dalla volatilità.
Giù anche il dollaro e comincia la corsa ai beni rifugio, a partire dall’oro – le cui quotazioni sono in vistoso rialzo – e dai titoli di Stato americani. La vittoria di Trump allontana invece il rialzo dei tassi e spiana la strada al probabile ribaltone al vertice della Fed dove la obamiana Janet Yellen è destinata ad uscire di scena, forse a vantaggio del vicepresidente Fischer.
La prima a complimentarsi con Trump è stata Marine Le Pen:
Félicitations au nouveau président des Etats-Unis Donald Trump et au peuple américain, libre ! MLP
— Marine Le Pen (@MLP_officiel) 9 novembre 2016