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Banche: battaglia alla Camera sulle Popolari

A causare la tensione è la volontà di una parte del Partito democratico di aumentare da 8 a 30 miliardi di euro il tetto oltre il quale diventa obbligatoria la conversione in società per azioni stabilito dalla legge approvata lo scorso anno – L’innalzamento consentirebbe anche alla Banca Popolare di Bari, la più grande banca del Mezzogiorno, di mantenere la forma cooperativa.

La riforma delle banche popolari continua ad infiammare la Camera dei Deputati. A causare la tensione è la volontà di una parte del Partito democratico di aumentare da 8 a 30 miliardi di euro il tetto oltre il quale diventa obbligatoria la conversione in società per azioni stabilito dalla legge approvata lo scorso anno.

Da ieri sera sarebbe pronto un emendamento al decreto fiscale, attualmente al vaglio di Montecitorio, firmato dai relatori Paolo Tancredi (Ncd) e Giovanni Sanga (Pd).

Secondo alcune fonti parlamentari citate da Reuters, l’innalzamento permetterebbe anche alla Banca Popolare di Bari , la più grande banca del Mezzogiorno, di mantenere la forma cooperativa.

Il Governo al momento ha preferito non mettersi di traverso, ma la polemica interna al Pd sarebbe talmente forte da aver spinto i promotori del cambiamento a congelare il testo in attesa di un accordo. L’emendamento sulle banche presentato oggi e giudicato inammissibile dalle presidenze delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, non conteneva la modifica alla soglia massima prevista per le popolari.

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