Entrano in carica oggi il nuovo rettore dell’Università Bocconi, Gianmario Verona, e dieci degli 11 prorettori e dean della sua squadra rettorale. Verona, 46 anni, professore di innovazione, va a occupare l’ufficio del primo piano di via Sarfatti 25 che, negli ultimi quattro anni, è stato di Andrea Sironi, con un mandato ben preciso, riassumibile in cinque punti:
consolidamento e rafforzamento del capitale umano;
valorizzazione della ricerca di base e applicata;
ulteriore internazionalizzazione di SDA Bocconi School of Management;
innovazione continua dei programmi di studio;
rafforzamento delle partnership con le aziende e supporto al fundraising.
A sostenerlo nel perseguimento di questi obiettivi, che derivano dal Piano Strategico Bocconi2020, ci sarà una squadra, composta da 11 uomini e donne.
Dieci degli 11 prorettori e dean entrano in carica oggi, perché Verona mantiene l’interim alle Risorse umane fino all’1 febbraio, quando rientrerà in Bocconi, e in particolare al Dipartimento di analisi delle politiche e management pubblico, Francesco Billari, attualmente alla University of Oxford.
A guidare SDA Bocconi e la sua sempre maggiore proiezione internazionale sarà il nuovo dean, Giuseppe Soda. “Dovremo rendere più esplicito il posizionamento distintivo dell’Università e di SDA Bocconi all’estero rispetto alle big europee e mondiali”, chiarisce Verona. “Da questo punto di vista abbiamo la fortuna di poter beneficiare del nostro potenziale innovativo e della capacità attrattiva di Milano, una città che in questi anni mostra un’energia positiva straordinaria”.
Ad Annalisa Prencipe spetterà il compito di guidare la Scuola universitaria, mentre sono confermati nei loro rispettivi incarichi Antonella Carù come dean della Scuola superiore universitaria, Stefano Liebman alla Scuola di giurisprudenza e Pierpaolo Battigalli alla Scuola di dottorato. “L’innovazione a cui tengo di più”, dice ancora Verona, “è aiutare i nostri ragazzi a essere, da un lato, più analitici e, dall’altro, più flessibili, come richiede il mercato del lavoro. Questo significherà rafforzare trasversalmente le competenze di data science e allo stesso tempo aumentare le connessioni con le attività di pratica”.
Anche tra i prorettori continuità e novità si bilanciano. Stefano Caselli continuerà a occuparsi dell’internazionalizzazione, mentre Bruno Busacca e Alberto Grando, già parte del team di Sironi, cambiano ruolo, passando ad occuparsi di sviluppo e relazioni con gli alumni (Busacca) e di attuazione del piano strategico (Grando).
Fausto Panunzi avrà la responsabilità degli affari generali e Marco Ottaviani sarà prorettore alla ricerca. “Dovremo consolidare ulteriormente la ricerca e i suoi meccanismi per favorire il brain gain del capitale umano migliore e indirizzarlo a produrre ricerca sia teorica, sia d’impatto. Abbiamo un piano serrato per attrarre nuovi talenti dando loro le condizioni per esprimersi al meglio”, conclude il nuovo rettore, il cui incarico, di nomina del Consiglio di amministrazione dell’Università, ha durata biennale.