Vietato sbagliare. Per la Roma, che deve battere il Palermo per avvicinarsi alla Juve, per il Napoli, che deve tornare a vincere per rientrare nel discorso scudetto, per l’Inter, arrivata all’ultima chiamata per un campionato di vertice. Sulla carta l’impegno più insidioso è quello dei nerazzurri, impegnati a Bergamo contro l’Atalanta dell’ex Gasperini (ore 15). Le sconfitte con Roma e Cagliari impongono una reazione immediata, altrimenti sarebbero guai grossi sia per la classifica che per l’allenatore. Ad oggi non si può parlare di ultima spiaggia ma la panchina di De Boer è tutt’altro che solida e un risultato negativo la renderebbe ancor più traballante. “Ci sono delle voci ma io non posso farci nulla – ha glissato il tecnico olandese. – L’unica cosa che devo fare è lavorare duro e portare a casa i risultati, ho molta fiducia nei miei collaboratori e nella squadra. E’ una questione di tempo ma sono convinto che la strada sia quella giusta”. Sul campo però di progressi non se ne vedono, anzi l’Inter sembra addirittura aver fatto dei passi indietro rispetto a qualche settimana fa. Anche in società sono in molti a storcere il naso di fronte alle prestazioni della squadra e la vittoria sul Southampton, tutt’altro che brillante, non ha contribuito a migliorare molto le cose. A Bergamo serviranno risposte concrete, ecco perché De Boer si affiderà al suo classico 4-2-3-1 con Handanovic in porta, Ansaldi, Miranda, Murillo e Santon in difesa, Medel e Joao Mario a centrocampo, Candreva, Banega e Perisic sulla trequarti alle spalle dell’unica punta Icardi. Gasperini, ex dal dente sempre avvelenato, risponderà con un 3-4-1-2 con Berisha tra i pali, Masiello, Toloi e Konko nel reparto arretrato, Conti, Kessie, Freuler e Dramè in mediana, Gagliardini dietro la coppia offensiva Petagna-Gomez. Impegno pomeridiano anche per il Napoli di Sarri, chiamato a vincere a Crotone per uscire dalla crisi in cui è improvvisamente piombato. Le sconfitte con Atalanta, Roma e Besiktas, oltre che rovinare le classifiche di campionato e Champions, hanno minato molte delle certezze della squadra, passata dagli elogi alle critiche nel giro di due settimane. Il calendario però presenta una ghiotta occasione per rialzarsi: il Crotone di Nicola, ultimo con un solo punto raccolto, non sembra un ostacolo particolarmente difficile da superare (attenzione però all’effetto Scida: lo stadio cittadino farà finalmente il suo debutto in Serie A). Sarri vuole tornare alla vittoria e punterà sul solito 4-3-3 con Reina in porta, Hysaj, Maksimovic, Koulibaly e Strinic in difesa, Allan, Diawara e Hamsik a centrocampo, Callejon, Gabbiadini e Mertens in attacco. Nicola tenterà l’impresa affidandosi allo stesso modulo con Cordaz tra i pali, Rosi, Dos Santos, Ferrari e Martella nel reparto arretrato, Capezzi, Crisetig e Salzano in mediana, Tonev, Falcinelli e Palladino nel tridente offensivo.
La serata invece sarà dedicata alla Roma, attesa dal posticipo dell’Olimpico contro il Palermo (ore 20.45). La vittoria di Napoli sembrava aver finalmente lanciato i giallorossi, poi però è arrivato il pareggio-beffa contro l’Austria Vienna e l’ambiente è tornato a rumoreggiare. “A volte abbassiamo l’attenzione e accusiamo la fatica, ci fermiamo e poi ripartiamo – ha sospirato Spalletti. – Ora però pensiamo al campionato, la squadra di De Zerbi gioca meglio in trasferta: non è affatto una partita scontata”. Effettivamente nulla può esserlo quando c’è in campo la Roma, questa sera però mancare il successo sarebbe davvero imperdonabile. Il tecnico giallorosso poi deve fare i conti con le solite polemiche della vigilia, anche se questa volta il tormentone non riguarda Totti bensì Strootman. Il centrocampista è stato oggetto di una querelle con il ct Blind per via dell’utilizzo durante la sosta, battibecco che è proseguito anche ieri nella sala stampa di Trigoria. “Ha ragione lui, non ho tempo di occuparmi di queste cose” ha glissato Spalletti, comunque contento di riabbracciare il giocatore dopo lo stop degli ultimi giorni. Nel 4-2-3-1 di oggi però dovrebbe partire dalla panchina in virtù di Paredes, per il resto tutto confermato con Szczesny in porta, Florenzi, Manolas, Fazio e Juan Jesus in difesa, De Rossi a centrocampo, Salah, Nainggolan ed El Shaarawy sulla trequarti, Dzeko in attacco. De Zerbi risponderà con un 3-4-2-1 con Posavec tra i pali, Cionek, Goldaniga e Andelkovic nel reparto arretrato, Rispoli, Gazzi, Henrique e Aleesami in mediana, Diamanti e Quaison alle spalle dell’unica punta Nestorovski.