La Camera dei Deputati ha approvato con 293 voti favorevoli e 157 voti contrari la mozione presentata dalla maggioranza per cambiare l’Italicum.
La minoranza Pd, in tutto una quarantina di Deputati, come annunciato nel primo pomeriggio, non ha partecipato al voto sulla mozione della maggioranza, perché troppo vaga.
La mozione Impegna la Camera ad avviare una discussione allo scopo di apportare modifiche alla legge elettorale. Nel dettaglio: “La Camera premesso che, l’11 luglio 2016 è entrata in vigore la legge 6 maggio 2015, n. 52, comunemente conosciuta come Italicum, in materia di elezione della Camera dei Deputati; è attualmente in corso un ampio dibattito politico su possibili e articolate ipotesi di riforma della citata legge; si impegna ad avviare, nelle sedi competenti, una discussione sulla legge 6 maggio 2015, n. 52, al fine di consentire ai diversi gruppi parlamentari di esplicitare le proprie eventuali proposte di modifica della legge elettorale attualmente vigente e valutare la possibile convergenza sulle suddette proposte”.
Respinte invece le mozioni presentate dalle opposizioni: quella di Sinistra italiana ha ottenuto 109 voti favorevoli e 287 contrari, quella del centrodestra ha ricevuto 43 sì e 315 no. Bocciata anche la mozione del Movimento 5 Stelle (74 voti favorevoli e 314 voti contrari) che proponeva il cosiddetto “Democratellum”, un sistema proporzionale, con preferenze e privo di premio di maggioranza.
A questo punto è certo che la riforma elettorale entrata in vigore due mesi e mezzo fa verrà modificata. Parlando delle tempistiche, sembra confermato il fatto che i cambiamenti arriveranno dopo il referendum costituzionale previsto per la fine di novembre o per l’inizio di dicembre.
