Il contesto di incertezza zavorra le Borse europee che chiudono tutte in territorio negativo, sui minimi di seduta in scia al sentiment negativo anche di Wall Street e trascinate al ribasso dal nuovo calo del petrolio. Il Ftse Mib chiude a -1,74% ai minimi da tre settimane, Parigi -1,19%, Londra -0,43% e Francoforte -0,43%.
I mercati sono in attesa di capire meglio la direzione delle politiche monetarie e si interrogano sul quadro macroeconomico sottostante. A frenare i listini è stata infatti la pubblicazione dello Zew, l’indice che misura la fiducia di investitori e analisti tedeschi, risultato stabile a settembre a 0,5 punti, mentre era atteso in rialzo a 2,5. In questo quadro non ha potuto molto il dato leggermente oltre le attese della produzione industriale cinese che si è attestata a luglio in crescita del 6,3%.
Sul fronte italiano questa mattina il ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, ha anticipato una revisione al ribasso della stima del governo sul Pil dell’Italia. Intanto a luglio la produzione industriale italiana è aumentato dello 0,4% rispetto a giugno, mentre ha registrato una flessione dello 0,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Sempre oggi sono stati assegnati 2 miliardi di BTp triennali al tasso di -0,02% e 4 miliardi a 7 anni con un rendimento in salita all’1,34%. Collocati anche 1,25 miliardi a 20 anni all’1,91% e 750 milioni a 30 anni al 2,28%. Lo spread Btp-bund chiude in risalita a 125 punti base e rendimento all’1,31%.
Giù i titoli petroliferi con il petrolio nuovamente in picchiata: il Brent cede il 2,45% a 47,15 dollari al barile e il Wti oltre il 3% a 44,89 dollari al barile. L’Agenzia internazionale dell’Energia ha rivisto al ribasso le stime della domanda. Il cambio euro dollaro è stabile a 1,1239.
A Piazza Affari miglior titolo è Poste Italiane +1,49%, dopo che Antonello Giacomelli, sottosegretario allo sviluppo economico ha indicato un probabile slittamento del collocamento di nuove quote da parte del Tesoro. Scatta Luxottica +1,39% dopo che gli analisti di Deutsche Bank hanno alzato da hold a buy con target price a 52 euro il giudizio sul gruppo. In evidenza Stm +1,27%, Moncler +1,24%.
Bene Bpm +0,47% e Banco Popolare +0,97% in vista dell’assemblea collocata per il 15 ottobre per deliberare sulla fusione che darà vita a Banco Bpm. In fondo al Ftse Mib Saipem -4,83%, Unicredit -4,17%, Telecom Italia -3,8%, Generali -3,5% ed Eni -3,32%. Occhi su Mps -1,04% in vista della nomina di Marco Morelli ad amministratore delegato. Il cda è convocato per domani pomeriggio.