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Totti, si può giocare dopo i 40 anni?

I quarantacinque minuti giocati dal capitano giallorosso contro la Sampdoria riportano sotto i riflettori il dibattito sull’ultimo anno di Totti – Un giocatore così può dare ancora molto alla Roma e a Spalletti, a patto, però, di trovare un giusto equilibrio tra le parti.

Totti, si può giocare dopo i 40 anni?

Quarant’anni da compiere a fine mese. Venticinque anni di serie A, ventitré anni in gol. Eppure, a vederlo ieri, Francesco Totti sembrava tutto fuorché un giocatore agli sgoccioli. Un giocatore da gestire, certo, a cui è impensabile far giocare tutti i minuti di tutte le partite, ma comunque un giocatore che ha ancora gamba e che, soprattutto, ha talmente tanta qualità nei piedi da essere capace di distillare quarantacinque minuti di calcio ad altissimi livelli.

Dopo un’ora abbondante di sospensione per il nubifragio precipitatosi su Roma e sull’Olimpico, Spalletti ha deciso di cambiare la partita mettendo in campo il suo capitano, un grimaldello con una doppia valenza: tecnica ed emotiva. Al pubblico romano, come sempre, è bastato vedere il suo numero 10 per rientrare emotivamente in una partita che aveva preso una brutta piega, dopo l’uno due firmato dallo scatenato Muriel e da Quagliarella.

Con Totti in campo è stata un altra Roma. Il numero 10 si è fatto vedere tra le linee, cercando il pallone e trovando le “sue” imbucate. La prima Dzeko l’ha sprecata, la seconda no, riportando in pari la partita. Poi c’è stato lo show di Viviano, che ha parato il parabile e il meno parabile, fino a capitolare all’ultimo secondo di fronte al rigore trasformato freddamente dal Capitano giallorosso, che in quarantacinque minuti ha riportato d’attualità un tema destinato a fare da sottofondo all’intera stagione romanista: questo è davvero l’ultimo anno di Totti? 

A vederlo oggi si direbbe di no. Il dieci della Roma è stato abbastanza chiaro, sul tema, ai microfoni a fine partita, confermando di non avere poi tanta voglia di dire basta: “Come sto vivendo quest’ultimo anno da calciatore? Me lo vivo serenamente e quotidianamente, con la testa libera. Poi se sto così perché dovrei smettere?“.

Una domanda legittima. Un distillato di Totti vale più di tanti giocatori interi e può ancora indirizzare delle partite. Anche Spalletti, considerato da molti, a Roma, come “il nemico” del capitano, apre alla possibilità di un altro anno: “Queste giocate io le vedo ogni giorno, ma è chiaro che devono essere messe sempre in un ragionamento complessivo. Per me Totti se si allena come ora può continuare a giocare“.

Una sintesi della situazione è quella fatta da Del Piero, ieri sera a Sky Sport. L’altro ultimo grande 10 del nostro calcio ha spiegato che oggi i calciatori sono più longevi rispetto a qualche anno fa perché la loro condizione fisica viene curata meglio, a cominciare dall’alimentazione. La storia tra Totti, Spalletti e la Roma, perciò, potrà continuare felicemente anche dopo i 40, a patto, però, di trovare un perfetto equilibrio tra le parti in causa. La domanda che accompagnerà tutta la stagione della Roma, alla fine è questa: sarà possibile trovarlo?

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