Squilli di tromba e rulli di tamburi per la prossima stagione del Pga Tour: al torneo inaugurale parteciperà Tiger Woods che, sul suo sito, annuncia di nutrire concrete speranze per il Safeway Open, dal 13-16 ottobre, al Silverado Resort and Spa a Napa, in California, primo appuntamento del calendario 2016-2017. Un debutto che si aggiunge a altri due eventi in agenda all’ex numero uno del mondo, il Turkish Airlines Open, dal 3 al 6 novembre ad Antalya, in Turchia e il Tiger Woods Foundation-run Hero World Challenge dall‘1 al 4 dicembre, ad Albany nelle Bahama. Una decisione che rompe il lunghissimo digiuno del campione e dei suoi tifosi, dopo tre interventi alla schiena e una convalescenza che sembrava interminabile.
“La mia riabilitazione è a buon punto, ma ho ancora del lavoro da fare – scrive Tiger – se potrò giocare dipenderà dal mio continuo progresso e recupero. Spero di essere pronto per ottobre, anzi non vedo l’ora di andare in California e sono felice di tornare in Turchia. È stato difficile per me rinunciare ai tornei e mi mancano molto. Questa volta però sono stato intelligente, ho voluto completare il recupero senza fretta”. Sicuramente si saprà qualcosa di più in occasione della Ryder Cup, a fine mese, dove Tiger svolge le funzioni di vice capitano del team a stelle e strisce.
In questi giorni intanto la stagione 2015-2016 del Pga Tour si avvia al termine col terzo dei quattro appuntamenti dei Playoffs, in corso da oggi fino a domenica.
Ai tee di partenza al BMW Championship a Carmel, in Indiana, ci sono solo 69 giocatori, quelli che hanno superato la selezione delle prime due gare. Dovevano essere 70, ma lo svedese Henrik Stenson, fanalino di coda di questa classifica, ha preferito riposare, visto che dovrà operarsi a un ginocchio dopo aver disputato la Ryder Cup.
In pista c’è invece Rory McIlroy, vincitore la settimana scorsa a Boston, un successo che riscatta la stagione opaca del nord-irlandese e che gli offre buone chance di conquistare il super bonus finale da dieci milioni di dollari. In FedexCup al momento Rory è quarto, dietro a Patrick Reed, Jason Day e Dustin Johnson ed è risalito in terza posizione in classifica mondiale, davanti a Jordan Spieth. A Carmel i due rivali giocano insieme i primi due giorni, affiancati dall’australiano Adam Scott, pure lui in pole position per chiudere la stagione americana in bellezza.
Campione in carica è il numero uno del mondo Jason Day, che oggi e domani dovrà vedersela con Reed e Johnson. Il percorso è un par 72 di 6800 metri circa. Il montepremi è di 8,5 milioni di dollari, 1,530 milioni per il primo. I punti Fedex in palio sono 2000, ma fra due settimane, per l’ultima gara, si riscrivono i punteggi con l’obiettivo di offrire a tutti e 30 i giocatori rimasti in lizza l’opportunità di arrivare in vetta alla classifica generale. Solo i primi 5 però saranno padroni del loro destino; gli altri saranno strettamente legati ai risultati di chi viene prima di loro.
Ma c’è ancora tempo per parlarne, perché l’ultimo appuntamento dei Playoffs si giocherà dal 22 al 25 settembre. In mezzo, la prossima settimana, c’è un torneo destinato a diventare sempre più importante: l’Open d’Italia, a Monza dal 15 al 18 settembre, con tante star internazionali e una bella pattuglia di azzurri in campo. L’entrata è gratuita: un’occasione da non perdere, probabilmente l’ultima senza pagare il biglietto, per capire cosa sia il golf.
Per rodare il loro gioco, ben sei italiani oggi partecipano al KLM Open in The Dutch di Spijk, in Olanda, con 1,8 milioni di euro di montepremi e 300mila euro di prima moneta. Sono Matteo Manassero, Renato Paratore, Nino Bertasio, Edoardo Molinari, Francesco Laporta e Nicolò Ravano.