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Partite Iva e co.co.pro: novità in arrivo con la legge di Stabilità 2017

Il governo progetta non solo di cancellare gli aumenti previsti per l’aliquota contributiva delle partita Iva iscritte alla gestione separata Inps, ma anche di ridurre la soglia dal 27 al 25% – Per i collaboratori a progetto è previsto il passaggio alla gestione ordinaria dell’Inps.

Buone notizie all’orizzonte per le partite Iva iscritte alla gestione separata dell’Inps e per i collaboratori a progetto. Sul tavolo del sottosegretario Tommaso Nannicini – stando a quanto scrive oggi il quotidiano La Stampa – c’è un piano da 350 milioni di euro in favore di queste due categorie. Il pacchetto, che dovrebbe confluire nella legge di Stabilità 2017, prevede due novità sostanziali.

1. PARTITE IVA ISCRITTE A “INPS 2”

Per i lavoratori autonomi che non pagano i contributi a una cassa previdenziale privata, ma sono iscritti alla gestione “Inps 2”, l’aliquota è per quest’anno del 27%, cui si somma l’aliquota aggiuntiva dello 0,72% per finanziare la tutela della maternità, gli assegni per il nucleo familiare, la degenza ospedaliera, la malattia e il congedo parentale.

La legge attuale prevede per l’anno prossimo un aumento di due punti (al 29,72%) e per il 2018 l’equiparazione ai collaboratori senza partita Iva (con aliquota al 33,72%).

Il nuovo piano del governo non solo cancellerebbe questi aumenti, ma ridurrebbe l’aliquota dal 27 al 25%, appena un punto in più rispetto a quanto l’Inps chiede ad artigiani e commercianti.

Discorso diverso per l’aliquota aggiuntiva, che dovrebbe salire dallo 0,72 all’1 o all’1,25%, allargando però la rosa delle prestazioni previdenziali coperte (si pensa anche di finanziare un fondo per l’acquisto di beni strumentali).

Secondo i tecnici di Palazzo Chigi, l’operazione restituirà complessivamente alle partite Iva circa mille euro l’anno, ovvero l’equivalente degli 80 euro al mese che l’anno scorso il governo ha garantito ai dipendenti con reddito medio.  

2. COLLABORATORI A PROGETTO

Per chi ha un contratto co.co.pro, invece, è previsto il passaggio alla gestione ordinaria dell’Inps. Nel giro di pochi anni i collaboratori a progetto potranno contare sulle stesse prestazioni dei dipendenti, dalla maternità alla malattia, passando per il sussidio di disoccupazione Naspi in caso di perdita del posto. “Ci dovrà essere un passaggio transitorio e graduale – spiega una fonte tecnica citata dal quotidiano –, ma l’obiettivo è l’equiparazione dei diritti”.

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