“Le scelte che come Fim-Cisl abbiamo fatto in FCA hanno salvato e rilanciato le produzioni dell’intero settore automotive e soprattutto hanno messo in sicurezza l’occupazione e le condizioni economico sociali di famiglie e territori del nostro paese. I dati Anfia confermano quelli da noi elaborati la scorsa settimana nella produzione degli stabilimenti di FCA in Italia”. Lo sostine il segretario nazionale dei metalmeccanici della Cisl, Ferdinando Uliano, braccio destro del leader Marco Bentivogli.
“Dopo i nostri accordi e le conseguenti implementazione in ordine d’investimenti del gruppo negli stabilimenti e il riassetto verso alto della produzione, hanno consentito dall’ottobre del 2014 la ripresa e l’espansione produttiva dell’intero settore automotive. Sono oltre 525.000 le auto e i veicoli commerciali targati FCA prodotti nei primi sei mesi del 2016, quasi quanti quelli prodotti in tutto il 2014.
Non dimentichiamoci, da come risulta dalla nostra elaborazione, che la produzione non solo è raddoppiata, ma la componente di fascia medio alta è aumentata passando dal 20% al 62% e questo rafforza una prospettiva positiva per il futuro”.
I prossimi mesi saranno mesi di ulteriore crescita per le produzioni del nostro paese. Nel secondo semestre la salita produttiva del Suv Levante e della Alfa Romeo Giulia si sentirà con maggior intensità sia in termini di quantità che di redditività, anche per il maggior peso che l’export avrà su queste due auto, che hanno iniziato la produzione nel secondo trimestre del 2016.
Altrettanti segnali importanti si stanno riscontrando anche sugli ordini e sulla produzione dei veicoli commerciali prodotti nello stabilimento Sevel di Val di Sangro. Il paese e la politica dovrebbe interrogarsi e riflettere su cosa sarebbe successo a questo settore così importante e trainante per tutto il settore industriale se non avessimo fatto quelle scelte difficili ma lungimiranti.