Sconti da record sui biglietti aerei per l’estate. I prezzi sono scesi del 15% rispetto allo stesso periodo del 2015 e la tendenza continuerà anche nelle stagioni autunnali e invernali durante i quali il costo dei voli potrebbe scendere a un livello mai toccato da anni. Una situazione eccezionale secondo gli analisti causata sia dagli errori di valutazione dei vettori che dagli effetti che la Brexit e l’allarme terrorismo stanno avendo sull’assetto economico internazionale.
Voli per Europa, Asia e Usa
Già a partire dal mese di agosto, per alcuni collegamenti tra le capitali dell’Unione Europea i prezzi dei biglietti aerei sono scesi a 3,8 euro, andata e ritorno. A decorrere da settembre invece i voli dall’Italia verso l’estremo oriente potrebbero calare a 340 euro (andata e ritorno), tasse incluse.
Tra settembre e novembre si potrà volare da Milano a San Francisco (e ritorno) spendendo solo 160 euro, mentre secondo Hopper, società che studia l’andamento dei prezzi citata dal Corriere della sera, il 16 luglio scorso le rotte Usa-Europa «hanno toccato il valore medio più basso degli ultimi tre anni: 560 euro».
Un ribasso già previsto dalla Iata, l’associazione internazionale che rappresenta oltre l’80% delle compagnie aeree del mondo, che agli inizi di giugno scriveva: «Nel 2016 la media mondiale del prezzo di un ticket andata/ritorno scenderà a quota 366 dollari (333 euro, ndr), 106 dollari meno del 2014 e il 62% rispetto al 1995», calcolavano gli analisti dell’organizzazione. «In parallelo i viaggiatori passeranno da 3,6 a 3,8 miliardi in un anno».
Ad ampliare l’ammontare degli sconti hanno contribuito anche Brexit e gli attentati verificatisi nel corso delle ultime settimane, ma anche il tentato golpe in Turchia. Perché? Perché molti passeggeri hanno disdetto prenotazioni, lasciando gli aerei praticamente vuoti e scatenando una “corsa alle offerte” da parte delle diverse compagnie.
Le prospettive
Secondo gli analisti i prezzi continueranno a scendere fino al mese di dicembre. Successivamente le compagnie attiveranno i piani di difesa, vale a dire: riduzione dei collegamenti e dei posti disponibili e aumento dei costi del biglietto.