“Secondo me salta, perché siamo arrivati troppo lunghi sulla negoziazione”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, in riferimento alla trattativa in corso per l’accordo commerciale transatlantico (Ttip) tra Europa e Stati Uniti.
“Rischia di saltare anche l’intesa con il Canada – ha aggiunto Calenda, intervenuto oggi all’assemblea dell’Ania – per mancanza di fiducia in qualsiasi cosa sia commercio o internazionalizzazione e poi perché gli Stati dicono: la competenza del commercio vogliamo riprendercela noi. Questo sta distruggendo la politica commerciale europea”.
Il TTIP non si farà, perlomeno non entro il 2016 e prima della scadenza del mandato di Obama. In seguito di vedrà, anche se l’arrivo di un nuovo Presidente alla Casa Bianca cambierà molto le cose.
Dello stesso avviso anche la Francia che sembra aver messo la parola fine ai negoziati. Il viceministro del commercio Matthias Fekl ha affermato che “non esiste assolutamente alcuna possibilità che si arrivi a un accordo entro la fine dell’amministrazione Obama”.”Lo sappiamo tutti – ha aggiunto – anche quelli che affermano il contrario”.
Fekl, ad appena una settimana dalla ripresa dei negoziati, ha lasciato intendere che l’accordo transatlantico di libero scambio fra Stati Uniti ed Unione Europea è destinato ad essere messo in archivio per ora. “Stiamo aspettando così tante offerte da parte degli USA – ha spiegato – che non c’è alcuna possibilità che qualcosa cambi entro il termine del mandato dell’amministrazione Obama”.