Bonomi e soci storici rilanciano su Rcs e il titolo in Borsa del gruppo editoriale si adegua alla nuova offerta. A metà mattina il rialzo è del 4,86%, a 0,799 euro, in linea con gli 0,8 euro per azione (cash) messi sul piatto da International Media Holding (Imh), di cui fanno parte Investindustrial, Mediobanca, Della Valle, Pirelli e UnipolSai. L’Opa della cordata è partita lunedì scorso e venerdì l’offerta è stata alzata di 10 centesimi rispetto ai precedenti 0,70 euro per azione.
A questo punto l’altro contendente, Cairo Communication, ha tempo fino a venerdì prossimo per farsi avanti con un contro-rilancio. La partita, però, si è fatta più complicata l’azienda guidata dal patron de La7 e del Torino.
Secondo gli analisti di Icbpi e Akros, il rilancio di Imh ricrea un forte gap rispetto all’Ops di Cairo, che per pareggiare i conti dovrebbe portare il rapporto di concambio della propria offerta da 0,16 a 0,19. Una modifica di questa entità avrebbe un effetto diluitivo addizionale sulla quota di Urbano Cairo post-Ops di circa il 3,1% (dal 35,3% al 32,2% in caso di adesione totalitaria).
In precedenza Cairo che aveva già alzato il rapporto di concambio da 0,12 a 0,16 azioni della sua società per ogni titolo Rcs, con una valutazione implicita di Rcs a circa 0,66 euro in base alle quotazioni di venerdì scorso.
Peraltro, Intermonte fa notare che anche se Cairo decidesse di rilanciare nuovamente non si potrebbe comunque escludere una contromossa anche da parte di Imh.
Questa mattina il titolo in Borsa di Cairo Communication perde il 3,53%, a 4,102 euro.