La vittoria del fronte pro-Brexit al referendum del 23 giugno non sconvolge solo la finanza e l’assetto politico europeo, ma la stessa struttura del Regno Unito: la Scozia punta alla secessione, mentre l’Irlanda potrebbe clamorosamente riunificarsi.
SCOZIA
Alla consultazione sulla Brexit tutte le 32 circoscrizioni scozzesi hanno votato per rimanere in Europa, per un totale di oltre il 60% di voti. Edimburgo rischia così di trovarsi fuori dall’Ue contro la sua volontà popolare.
“La Scozia ha consegnato un voto chiaro, senza equivoci, per la permanenza nella Ue – ha detto il primo ministro scozzese, Nicola Sturgeon – e accolgo con favore questo sostegno al nostro status europeo. Il voto qui chiarisce che il popolo scozzese vede il suo futuro nell’Unione Europea”. Da tempo Sturgeon parla della possibilità di un nuovo referendum sull’indipendenza scozzese in caso di Brexit.
Due anni fa, alla consultazione indipendentista lanciata dall’allora premier nazionalista Alex Salmond, la Scozia votò contro l’addio a Londra. Ma ora lo scenario è radicalmente diverso. Come potrà questa volta Londra convincere gli scozzesi a restare nell’UK, visto che molti degli argomenti usati dalla propaganda pro-Brexit potrebbero essere usati anche dai nazionalisti scozzesi per sostenere la causa della secessione?
Dopo la notizia della vittoria del Brexit, Salmond in un’intervista a ITV ha subito accennato un altro referendum di indipendenza da Londra “nel giro di due anni”. La richiesta dovrebbe scattare appena il premier britannico David Cameron inizierà i negoziati con Bruxelles per uscire definitivamente dall’Unione.
IRLANDA
Anche in Irlanda del Nord si invoca un altro referendum. In questo caso la consultazione riguarderebbe la riunificazione fra Eire e Ulster, dal momento che Dublino continua a far parte dell’Unione Europea (oltre che dell’euro).
“Con l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue, l’Irlanda dovrebbe andare al voto per la propria riunificazione – ha detto il vicepremier dell’Irlanda del Nord, Martin McGuinness, storico leader del partito nazionalista irlandese Sinn Féin ed ex affiliato dell’Ira -. Con la Brexit ci sono enormi conseguenze per l’intera isola d’Irlanda, che andrebbero contro le aspettative democratiche del popolo. E l’elettorato dovrebbe avere il diritto di votare per mantenere un ruolo nell’Ue”.