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Unicredit si espande ad Abu Dhabi

Sono state avviate le procedure per aprire una nuova filiale ad Abu Dhabi, dove la banca italiana dispone attualmente di un ufficio di rappresentanza.

UniCredit rafforza ulteriormente la propria Rete Internazionale, parte integrante della divisione Corporate & Investment Banking, con l’obiettivo di supportare le aziende europee clienti del Gruppo nel loro percorso di espansione internazionale. Sono state infatti avviate le procedure per aprire una nuova filiale ad Abu Dhabi, dove il gruppo dispone attualmente di un ufficio di rappresentanza. L’avvio nell’operatività è previsto immediatamente a valle delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti. 

Oltre a servire le esigenze delle aziende europee con interessi nella regione, la nuova filiale si concentrerà anche sulle crescenti opportunità legate ai flussi del commercio internazionale che interessa l’area del Golfo nonché ai flussi di investimento che da quell’area dirigono verso l’Europa. “Sono centinaia le aziende europee nostre clienti molto attive nell’area del Golfo” ha dichiarato Gianni Franco Papa, vice direttore generale di UniCredit e responsabile della divisione Corporate & Investment Banking. “L’interscambio commerciale con l’Unione Europea è nell’ordine dei 200 miliardi di euro all’anno, cui si aggiungono i consistenti flussi di investimenti che dal Golfo dirigono verso l’Europa. La nuova filiale si porrà al centro di questi flussi, fungendo da hub per tutta l’area del Medio Oriente e anche dell’Africa”.

L’apertura della filiale di Abu Dhabi è un passaggio strategico del percorso di rafforzamento dell’International Network di UniCredit, guidato da Gianfranco Bisagni. Lo scorso maggio tale percorso ha visto l’inaugurazione della filiale di Madrid, mentre nei mesi precedenti è stata aperta Ginevra e sono state potenziate Londra, New York, San Paolo, Shangai e Hong Kong con nuovi banker per le attività di coverage della clientela e con nuovi desk di capital market, global transaction banking, commodity finance. 

A fine 2015 erano oltre 1.000 i gruppi italiani, tedeschi e austriaci serviti da UniCredit in Asia, Stati Uniti e America Latina, con un progresso del 26% rispetto all’anno precedente. La Rete Internazionale di filiali e di uffici di rappresentanza del Gruppo si estende oggi in 21 città di 19 paesi in 4 continenti (Abu Dhabi, Atene, Canton, Hanoi, Hong Kong, Johannesburg, Londra, Madrid, Mumbai, New York, Parigi, Pechino, Podgorica, San Paolo, Seoul, Shanghai, Singapore, Skopje, Tokyo, Tripoli, Zurigo). 

Ma la rilevanza del ruolo di UniCredit a supporto delle imprese europee e internazionali è testimoniata anche da altri numeri. Con 11,8 miliardi di euro UniCredit si posiziona infatti al primo posto per emissioni di prestiti sindacati in Europa, Middle East e Africa (EMEA). Questo il dato che emerge dalle tabelle ufficiali pubblicate da DeaLogic relative ai primi 5 mesi dell’anno. Tra le transazioni che hanno contributo maggiormente al risultato quelle concluse per la svizzera Glencore (7,7 miliardi di dollari) e l’olandese Trafigura (5,1 miliardi di dollari). Tra le italiane le operazioni con Lavazza e Marcegaglia, in Germania Krauss Maffei e Telefonica DEU, nel Regno Unito Ascential e in Austria Lasselsberger. 

Aggiungendo ai prestiti sindacati anche le emissioni obbligazionarie in euro, UniCredit è risultato anche l’operatore più attivo, con ben 214 operazioni concluse nei primi 5 mesi dell’anno nell’area EMEA. Commentando i risultati, Gianni Franco Papa, ha affermato: “Sono dati che offrono una duplice conferma. La prima è il ruolo primario che UniCredit riveste nel supportare l’economia reale in Europa, anche in una fase particolarmente difficile e turbolenta per i mercati finanziari. Rimaniamo costruttivi sull’economia Europea, anche grazie al livello dei tassi di interesse molto contenuto che permette di finanziare progetti e investimenti a condizioni straordinariamente favorevoli. La seconda conferma è lo standing consolidato di UniCredit sui mercati dei capitali internazionali che ci consente di essere, per un numero sempre crescente di aziende, il loro ponte naturale verso gli investitori istituzionali di tutto il mondo”.

UniCredit Corporate & Investment Banking ha chiuso il primo trimestre con ricavi superiori al miliardo di euro e una redditività ai vertici dell’industria con un ROAC (Return On Allocated Capital) del 17%.

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