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Risanamento: Zunino, Mancuso e Bonati assolti. Non ci fu aggiotaggio

La prima sezione del Tribunale di Milano ha assolto con formula piena, in primo grado, i vertici del gruppo immobiliare. I fatti risalgono al 2009. Un quarto imputato, nel frattempo, è deceduto. La Procura potrebbe ricorrere in appello

Risanamento: Zunino, Mancuso e Bonati assolti. Non ci fu aggiotaggio

Tutti assolti. Gli ex vertici di Risanamento,, accusati di manipolazione del mercato e ostacolo all’attività di vigilanza per alcuni comunicati stampa del 2009 che, secondo l’accusa, non fornivano un quadro corretto della situazione societaria, sono stati assolti con formula piena dalla prima sezione del Tribunale di Milano, in primo grado. Tirano un respiro di sollievo l’ex presidente e a.d. di Risanamento, Luigi Zunino, così come Salvatore Mancuso, che era considerato l’amministratore di fatto, e l’ex direttore generale, Oliviero Bonati.

“Siamo molto soddisfatti – ha dunque commentato l’avvocato, Matteo Calori, uno dei difensori di Mancuso – non c’erano prove né sull’aggiotaggio, né sull’ostacolo alla vigilanza”

I fatti che avevano portato al processo per gli ex vertici del gruppo immobiliare risalgono al 2009. Si tratta di due comunicati stampa diffusi il 23 febbraio e il 3 marzo 2009 su richiesta di Consob che per l’accusa contenevano informazioni false e non rappresentavano fedelmente l’entità del fabbisogno finanziario del gruppo nei successivi 12 mesi. La prima sezione del Tribunale di Milano, tuttavia, dopo una breve camera di consiglio, non ha ritenuto fondato l’impianto accusatorio in base al quale i pm di Milano avevano chiesto condanne comprese fra i due anni e 10 mesi (per Mancuso e Bonati) e i 4 anni (per Zunino). Un altro imputato, l’avvocato Franco Bonelli, nel frattempo è deceduto mentre la società Risanamento che era stato coinvolta in virtù della legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti aveva già patteggiato e chiuso il procedimento a suo carico.

L’assoluzione è stata accolta positivamente dagli avvocati della difesa: Della Sala e Zaccone per Zunino, Calori e Diodà per Mancuso, Veneziani e Ravaglia, per Bonati. Ora si attendono le motivazioni e di vedere se l’accusa deciderà di ricorrere in appello.

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