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Veneto Banca: chiesti risarcimenti per 174 milioni

Nel prospetto per l’aumento di capitale si legge che, se l’operazione non fosse portata a compimento, l’istituto “potrebbe trovarsi in una situazione di crisi o di dissesto” e potrebbe scattare il bail-in – A fine maggio il livello di liquidità era inferiore ai minimi regolamentarI – Il Cda si riduce i compensi del 25%

Veneto Banca: chiesti risarcimenti per 174 milioni

Al 31 marzo 2016 Veneto Banca aveva ricevuto reclami da 2.457 soci e richieste di risarcimento per complessivi 174,7 milioni di euro. È quanto si legge nel prospetto informativo di oltre mille pagine di Veneto Banca per l’aumento di capitale e la quotazione in Borsa. Le principali contestazioni mosse all’operato della Banca, riguardano tra le altre cose, “la mancata o non tempestiva esecuzione degli ordini di vendita delle azioni”; la “disparità di trattamento degli azionisti nell’esecuzione degli ordini di vendita ed il mancato rispetto della cronologia nella ricezione delle disposizioni di disinvestimento”; la “violazione degli obblighi di fonte primaria e secondaria gravanti sugli intermediari finanziari; “l’omessa profilatura Mifid”; l’omessa effettuazione delle valutazioni di adeguatezza; “l’omessa segnalazione del conflitto di interesse”; “la concessione di finanziamenti subordinata all’acquisto di azioni Veneto Banca; l’erogazione di finanziamenti finalizzati all’acquisto di quei titoli; la concessione di finanziamenti per sopperire alle esigenze di liquidità conseguenti alla mancata vendita delle azioni Veneto Banca”.

LIQUIDITA’ INFERIORE AI MINIMI REGOLAMENTARI

In seguito, a fine maggio 2016, Veneto Banca ha dovuto affrontare “nuovi significativi deflussi di liquidità” che hanno portato l’indicatore di liquidità “ad un livello inferiore rispetto ai minimi regolamentari”. Lo riportano le Avvertenze per l’investitore contenute nel prospetto. “L’emittente ritiene che tale indicatore possa ritornare al di sopra del limite regolamentare solo ad esito dell’aumento di capitale”, si legge.

SENZA AUMENTO RISCHIO BAIL IN

Inoltre, “l’accantonamento a fondo rischi per reclami riguardanti azioni Veneto Banca, al 31 dicembre 2015 e al 31 marzo 2016 è stato effettuato, diversamente da quanto richiesto da Bce, senza l’ausilio di un esperto indipendente. Qualora l’emittente non rispettasse i coefficienti imposti – si legge nel documento – potrebbe essere assoggettata a provvedimenti da parte delle competenti Autorità di Vigilanza, incluso l’esercizio dei poteri previsti dal Testo unico bancario, funzionali all’applicazione degli strumenti di risoluzione per le banche previsti” dalla direttiva in materia.

Se l’aumento di capitale di Veneto Banca non sarà portato a compimento, l’emittente non potrà “colmare il deficit di capitale in misura sufficiente a ripristinare i coefficienti patrimoniali ai livelli richiesti dalla Bce”, si legge ancora nel prospetto. L’istituto di Montebelluna, in questo caso, riporta il documento, “potrebbe trovarsi in una situazione di crisi o di dissesto, con conseguente assoggettamento a provvedimenti da parte delle competenti Autorità di Vigilanza, incluso l’esercizio dei poteri previsti dal Testo Unico Bancario funzionali all’applicazione degli strumenti di risoluzione per le banche previsti dalle direttive europee”.

IL CDA SI E’ RIDOTTO I COMPENSI DEL 25%

Infine, il Cda di Veneto Banca si è ridotto i compensi nell’imminenza dell’aumento di capitale e della quotazione. In una nota il consiglio di amministrazione comunica di aver assunto l’impegno di ridurre da subito il proprio attuale emolumento per un valore del 25%. La scelta, su base esclusivamente volontaria, è stata presa – riporta il comunicato – nonostante la delibera di conferma da parte dell’assemblea dei soci dei precedenti criteri di remunerazione. Contestualmente è stata stabilita la rinuncia ai gettoni di presenza al Cda e al comitato esecutivo. Il Cda inoltre ha deliberato di avviare una valutazione per costituire un “fondo di solidarietà” alle persone colpite dalla crisi di Veneto Banca a cui destinare i proventi di tale rinunce.

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