FIRSTonline compie oggi cinque anni. Quando il 23 maggio del 2011 il nostro giornale debuttò sulla Rete il sogno dei fondatori era quello di dar vita a una voce diversa, libera e alternativa al conformismo circostante con un giornalismo in grado, anche sul web, di fare della qualità, dell’affidabilità e della creatività i caratteri identitari di un’informazione economica e finanziaria basata sull’esperienza ma anche sulla freschezza dei nuovi mezzi tecnologici e dei nativi digitali che in redazione affiancano i capitani di lungo corso.
Non spetta a noi dire se ci siamo riusciti, ma in occasione del quinto compleanno possiamo certamente segnalare con orgoglio che tre scommesse sono state vinte. La prima e più vitale è quella della sostenibilità economica di FIRSTonline: lanciare una nuova testata in tempi di piena crisi può essere un’avventura romantica ma, senza grandi capitali alle spalle, rischia di durare lo spazio di un mattino. Con un impegno indefesso, molti sacrifici personali, la costante attenzione ai costi ma soprattutto con la forza delle idee e il gusto della libertà e dell’indipendenza ce l’abbiamo fatta: non siamo diventati ricchi ma i bilanci sono sani e soprattutto non abbiamo un euro di debito e possiamo guardare con tranquillità al futuro prossimo, ringraziando di cuore i lettori, tutti i collaboratori (giornalisti e tecnici) ma anche chi non ci ha fatto mancare il proprio libero sostegno economico con abbonamenti e pubblicità.
Come abbiamo fatto a vincere la scommessa della sostenibilità economica, che è il grande cruccio dell’informazione online che arrovella il mondo intero? In due modi: realizzando un modello editoriale molto chiaro che ha dato e dà identità a FIRSTonline – che non è una testata generalista ma un vertical imperniato sull’informazione economica e finanziaria, arricchita dall’informazione politica, culturale e sportiva – e azzeccando fin dall’inizio il business model, che non si è mai tuffato nel mass market ma si è alimentato di pubblicità e di abbonamenti corporate. Ma alla base della sostenibilità economica ci sono le altre due scommesse che abbiamo vinto: quella della reputation e quella della diffusione.
Sul piano della reputation basta dare un’occhiata alla fortunata serie delle nostre Interviste del weekend per rendersi conto che se i più autorevoli tra gli economisti, gli accademici, i banchieri, gli imprenditori e i politici parlano con piacere con FIRSTonline è perché il nostro giornale si è conquistato sul campo un’attestazione di credibilità, che trova una conferma anche nelle firme che caratterizzano i nostri blog.
La terza e ultima scommessa vinta è quella della diffusione: se cinque anni fa qualcuno di noi avesse immaginato che saremmo arrivati a una media di un milione e mezzo di pagine viste al mese sarebbe stato scambiato per un inguaribile sognatore. Ma questa è la realtà di FIRSTonline di oggi: un milione e mezzo di contatti, facilmente documentabili, tra accessi diretti al sito e visite ai nostri servizi distribuiti sulle diverse piattaforme su cui oggi siamo presenti e ai social su cui siamo sempre più attivi. Se si considera che siamo un vertical, che non si occupa di gossip ma di temi molto impegnativi come generalmente sono quelli economici e finanziari ma anche politici e culturali, non è un risultato da poco, specialmente se si aggiunge che, a differenza di testate anche blasonate, noi non droghiamo i dati e non comperiamo traffico.
Ma quello che abbiamo fin qui raggiunto non è un punto d’arrivo.
La scommessa che vogliamo fare dopo cinque anni è quella di crescere e di reinventarci ogni giorno ma restando fedeli alla nostra missione, che è stata ed è molto chiara e che ci distingue nettamente nella giungla dell’informazione e della Rete: informare i lettori per metterli in condizione di SAPERE per CAPIRE, sia attraverso una selezione ragionata e una gerarchia delle notizie in tempo reale che attraverso la proposta di una chiave di lettura per analizzare e comprendere la realtà che è davanti a noi.
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