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Antitrust: da Uber e Airbnb benefici, serve normativa leggera

Il presidente dell’Authority Giovanni Pitruzzella ha aperto una serie di interventi di oltre 40 relatori da tutto il mondo sui temi della concorrenza, i nuovi protagonisti dell’economia digitale, come Uber o Airbnb, portano “benefici” ai consumatori e devono essere inseriti in un quadro di regolazione “leggera”.

Antitrust: da Uber e Airbnb benefici, serve normativa leggera

L’Italia “non è all’anno zero delle liberalizzazioni, ma a metà strada”. Lo dice il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, a margine del convegno sulla concorrenza organizzato dallo studio Rucellai & Raffaelli a Treviso. Secondo Pitruzzella il piano del governo per la banda ultralarga sarà “il principale fattore di innovazione” del Paese

Ma soprattutto il presidente dell’Authority ha aperto oggi una serie di interventi di oltre 40 relatori da tutto il mondo sui temi della concorrenza, i nuovi protagonisti dell’economia digitale, come Uber o Airbnb, portano “benefici” ai consumatori e devono essere inseriti in un quadro di regolazione “leggera”.

“L’Antitrust – ha detto Pitruzzella – è sicuramente favorevole ai processi di innovazione, che passano attraverso l’economia digitale. Le nuove piattaforme, come Uber e Airbnb, come tutto il mondo della cosiddetta ‘sharing economy’, stanno portando dei benefici ai consumatori, in termini di possibilità di scelta e di servizi efficienti. Naturalmente questo crea dei conflitti con coloro che operano nei settori tradizionali, ma probabilmente i conflitti vanno risolti non uccidendo le nuove realtà, che vanno garantite, ma introducendo regole che tutelino determinati interessi, come ad esempio la sicurezza nella guida. Però la regolazione deve essere leggera, fatta di poche regole e chiara”.

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