Pirelli ha chiuso il primo trimestre con ricavi pari a 1.436,0 milioni di euro, con una crescita organica (a parità di perimetro e al netto dell’effetto cambi, negativi per il 9,3%) pari al 5,1%, grazie al forte miglioramento della componente prezzo/mix (+6,1%) per effetto degli aumenti di prezzo nei mercati emergenti, delle maggiori vendite sul canale Ricambi e del diverso mix geografico e di prodotto. Questo andamento ha più che compensato la lieve riduzione dei volumi (-0,8%, principalmente sui mercati emergenti e nel business Industrial) e la riduzione delle vendite delle altre attività (-0,2%).
La società sottolinea poi che c’è stato un ulteriore rafforzamento del segmento Premium, con una crescita dei volumi pari all’11,7% superiore al trend del mercato Premium globale (+10%) e un aumento dei ricavi organici del 10,5% a 781,9 milioni di euro. L’incidenza Premium sui ricavi Consumer ha raggiunto il 67,1%, in decisa crescita rispetto al 61,2% del corrispondente periodo 2015 (a pari perimetro).
L’Ebitda ante oneri non ricorrenti e di ristrutturazione si è attestato a 290 milioni, in crescita del 2,5% rispetto ai 282,9 milioni del corrispondente periodo 2015 a parità di perimetro, con un margine Ebitda pari al 20,2%, in crescita rispetto al 18,9% del corrispondente periodo 2015 a parità di perimetro.
L’Ebit ante oneri non ricorrenti e di ristrutturazione è stato pari a 215,5 milioni di euro, in crescita del 4,2% rispetto ai 206,9 milioni di euro del primo trimestre 2015 a parità di perimetro, con un margine Ebit in crescita al 15% (13,8% nel primo trimestre 2015 a pari perimetro). Questo risultato beneficia, tra l’altro, del conseguimento di efficienze per 30,5 milioni di euro (21,1 milioni di euro nel primo trimestre 2015), quale prosecuzione del piano quadriennale 2014-2017 da 350 milioni.
A livello geografico migliora la redditività in Europa, in Apac e Nafta grazie alla forte crescita del segmento Premium.