Dopo gli attacchi terroristici degli ultimi mesi il Parlamento europeo ha deciso di intervenire in manteria di sicurezza approvando una direttiva che regola l’uso dei dati del codice di prenotazione (Pnr) allo scopo di prevenire, accertare, indagare e predisporre azioni penali “nei confronti dei reati di terrorismo e dei reati gravi”.
In base a quanto stabilito, le compagnie aeree avranno l’obbligo di comunicare alle autorità i dati dei voli provenienti dai Paesi extra – UE e viceversa. Per quanto riguarda invece i voli interni le società avranno la possibilità di decidere volontariamente il da farsi.
Scendendo nel dettaglio, ognuno dei 28 Paesi dell’Unione Europea dovrà creare “Unità di informazione sui passeggeri” (Uip) per raccogliere i dati Pnr dalle compagnie aeree che verranno conservati per cinque anni. Allo scopo di salvaguardare la privacy dei passeggeri però, dopo sei mesi dal volo, i suddetti dati verranno resi anonimi mascherando nome, indirizzo e contatti.
Saranno le Uip a trasferire alle autorità competenti i dati dei passeggeri, effettuando uno scambio con le Unità d’informazione degli altri Stati Membri e con l’Europol.
Per quanto riguarda i voli interni all’Unione Europea, ogni Paese potrà decidere se estendere la direttiva del Parlamento comunitario anche ai voli interni, notificando la propria decisione alla Commissione. Prevista anche la facoltà di raccogliere i dati Pnr di agenzie di viaggio e operatori turistici che forniscono servizi di prenotazione voli.
La nuova normativa dovrebbe entrare in vigore dal 2017.