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Cda Rcs: l’offerta di Cairo è bassa

Il Consiglio fa notare che il prezzo di valorizzazione delle azioni Rcs (0,51 euro) è significativamente inferiore alle valutazioni medie degli analisti (0,81 euro) e al rapporto dei prezzi Rcs-Cairo Communication negli ultimi mesi – Messina: “Cairo non ha debiti, buona operazione per Rcs”.

Cda Rcs: l’offerta di Cairo è bassa

Il Cda di Rcs Mediagroup, convocato d’urgenza in sede straordinaria in mattinata per un primo esame dell’offerta di scambio lanciata da Cairo Comunication, fa sapere in una nota che l’Ops “non è stata concordata né preventivamente comunicata alla società”. Il Consiglio sottolinea inoltre che il prezzo di valorizzazione delle azioni Rcs (0,51 euro) è inferiore alle valutazioni medie degli analisti, nonché al rapporto dei prezzi Rcs-Cairo Communication negli ultimi mesi.

“La media delle valutazioni degli analisti che seguono la società – sottolinea il comunicato – esprimeva all’8 aprile scorso un target price di Rcs pari a 0,81 euro” e “il corrispettivo offerto è significativamente a sconto rispetto alle medie del titolo Rcs Mediagroup rapportate alle medie del titolo Cairo Communication a 3, 6, 12 mesi”.

Il Cda fa inoltre osservare che l’andamento del titolo in Borsa sia stato influenzato negativamente dall’annuncio della distribuzione della partecipazione Fca ai soci di quest’ultima nonché dal protrarsi del negoziato in corso con le banche finanziatrici.

Proprio su quest’ultimo punto inoltre il Cda sottolinea che una delle condizioni poste da Cairo Communication (cioè la richiesta di standstill alle banche sulle scadenze del debito) “incide sull’operatività della società” e “potrebbe interferire con le trattative in corso” con le banche: pertanto il board, in questa sua analisi preliminare, ritiene che debba essere chiarita la natura di questa condizione.

Il verdetto definitivo del Cda sulla proposta di Cairo – secondo quanto si apprende – potrà essere pronunciato dopo il deposito in Consob del prospetto dell’offerta di scambio che è previsto entro il 28 aprile prossimo.

Nel suo esame della proposta avanzata da Urbano Cairo sulle azioni Rcs, il consiglio di amministrazione del gruppo editoriale milanese ha osservato inoltre che “la consistenza effettiva del corrispettivo offerto è di difficile valutazione” tenendo anche conto del fatto che le azioni di nuova emissione a servizio dell’offerta di scambio rappresenterebbero circa tre volte il flottante attuale di Cairo Communication.

Quanto al negoziato con gli istituti di credito per la ristrutturazione del debito Rcs, il Cda osserva che la società intende proseguire nelle trattative con le banche finanziatrici con l’obiettivo auspicabilmente di portarle a compimento in tempi brevi: l’avanzamento della trattativa, si legge nella nota, “è nell’interesse della società” e “i termini e le condizioni (…) proposti dalla società risultano più favorevoli per la società stessa rispetto alle condizioni del contratto di finanziamento in essere”.

“Cairo mi ha fatto un’ottima impressione, è molto determinato e ha idee chiare per realizzare il piano industriale (di Rcs)”. Così il Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, per il quale la soluzione industriale di Cairo su Rcs “può funzionare. Non siamo editori, ma grandi creditori di Rcs così siamo interessati a tutte le soluzioni industriali che possono funzionare nell’interesse degli azionisti”. Comunque “non ho preclusioni ad altre soluzioni”, ha aggiunto Messina.

“Cairo non è indebitato e la sua soluzione la ritengo una buona operazione per Rcs”, ha aggiunto Messina, che alla domanda se sia disposto a considerare altre soluzioni per Rcs, ha risposto: “Facciamo solo gli interessi di Intesa. Se ci saranno altre soluzioni interessanti dal punto di vista industriale che possano migliorare la proposta di Cairo, siamo pronti a valutarle”. Messina ha ribadito che “Cairo è una persona molto in gamba” e che “vanno valorizzate le partecipazioni, deve essere un piano industriale che crea valore. Finalmente un imprenditore del settore e non un insieme di soggetti non in grado di esprimere un piano industriale”.

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