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Borsa: Milano in rosso in attesa di Yellen, banche in altalena

Dopo un avvio promettente, Piazza Affari è passata in territorio negativo e cede lo 0,6% – Gli investitori attendono il discorso del presidente della Federal Reserve – A Milano corre Carige, spinta dall’offerta del private Usa Apollo, mentre arranca il resto del comparto bancario.

Passano in terreno negativo i mercati europei dopo una partenza promettente. A Milano, dopo un avvio effervescente alimentato dall’offerta del private Usa Apollo per Carige, il rialzo ha perso progressivamente slancio: l’indice Ftse Mib perde lo 0,6%. Tra le altre Borse europee positiva solo Parigi +0,2% e Francoforte -0,4%, Londra -0,2%.

Gli investitori attendono il discorso di oggi del presidente della Federal Reserve, Janet Yellen. Intanto il cambio euro/dollaro è poco mosso a 1,118. 

Il petrolio è sceso sotto i 40 dollari a barile, mentre le previsioni sulle scorte Usa raggiungono livelli da record. Un dato che ha spinto in basso i rendimenti dei titoli di Stato Usa.

Il Tesoro ha venduto tutti i 6 miliardi di euro di Bot a sei mesi a fronte di una domanda che ha raggiunto i 9,7 miliardi con tassi in calo. Il rendimento medio resta negativo e scende a -0,050% da -0,042%

Rendimenti in calo anche per il Btp decennale a 1,26%, da 1,30% di giovedì scorso. 

In Piazza Affari tiene banco Carige in rialzo del 4,1% a 0,597 euro dopo aver segnato un massimo a 0,6370 euro. L’istituto ha confermato di aver ricevuto un’offerta di acquisto del portafoglio di crediti “in sofferenza” del gruppo, compensandone gli effetti con un aumento di capitale da 550 milioni (interamente garantito da fondi affiliati ad Apollo), riservato a fondi riferibili ad Apollo per 500 milioni, e offerto in opzione per i restanti 50 milioni agli attuali Azionisti. 

Frena intanto dopo l’avvio positivo il comparto bancario. Arretrano Banca Pop. Milano -0,59% e Banco Popolare -1,3%: Exane approva la fusione, conferma il giudizio Outpeform su entrambe le banche e alza il target price di Pop.Milano del 29% a 1,15 euro, mentre abbassa del 6% quello di banco Popolare a 11,8 euro. 

Unicredit -1,9%: Fitch ha ridotto l’outlook a ‘negativo’ da ‘stabile’, confermando il rating emittente ‘BBB+’. 

Giù anche Ubi -1,3%% dopo che Fitch ha rivisto l’outlook a ‘negativo’ da ‘stabile’, confermando il rating emittente ‘BBB’ e Intesa -0,6%%.

Si è scatenata, dopo un timido rialzo iniziale, una pioggia di vendite su Monte Paschi -4,8%. Secondo gli esperti è in atto uno switch tra i titoli dell’istituto e Carige.

Mattinata positiva per gli assicurativi: il comparto europeo sale dell’1,4%.

Generali +0,15% dopo un rialzo iniziale dell’1,7%: Francesco Gaetano Caltagirone ha acquistato negli ultimi giorni un altro 0,19% del capitale, portando la quota al 2,82%.

Sotto tiro Saipem -5,2% ad una quotazione inferiore al prezzo di emissione delle nuove azioni dell’aumento di capitale. E’ la peggior blue chip da inizio 2016 con una perdita del 66%.

Invariata Eni: Moody’s ha tagliato il rating a Baa1 da A3, con outlook stabile.

Sotto pressione anche Poste (-2,9%) sulla scia delle indiscrezioni che accreditano un piano del Tesoro per cedere una seconda tranche di capitale del colosso postale nazionale.

Da segnalare Exor +0,26%: la società ha raggiunto un accordo per vendere la partecipazione del 36% in Almacantar, società immobiliare con sede in Gran Bretagna, alla controllata Partner Reinsurance Company, per un controvalore di 485 milioni di euro.

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